Cinque furgoni, carichi di viveri, sono partiti dal Villaggio Caritas di Perugia nella mattina di sabato 9 aprile. La destinazione era la Custodia cappuccina d’Ucraina a Cracovia, l’obiettivo: consegnare viveri, ai sette conventi cappuccini in Ucraina. È questo il viaggio missionario organizzato da Edizioni Frate Indovino, realtà dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che ha poi coinvolto i conventi cappuccini del Centro Italia e le Caritas diocesane, in particolare della Diocesi di Perugia e Città della Pieve. In questa fase, tutti i conventi e le chiese dei cappuccini in Ucraina sono diventati dei preziosi punti di rifugio per i profughi che non riescono o non vogliono fuggire dal proprio paese. Proprio nella mattinata di oggi, la carovana è rientrata a Perugia dopo aver portato a termine la propria missione.
“Mi amavi ancora”, adattamento italiano della piéce teatrale “Si tu mourais” del premio Oscar Florian Zeller, è lo spettacolo diretto da Stefano Artissunch e presentato in Umbria, a Gualdo Tadino e Magione, con l’attore Ettore Bassi, voce e volto del protagonista Pierre. Assieme a lui, Simona Cavallari, Giancarlo Ratti e Malvina Ruggiano dal 2018 danno vita ad “una storia molto forte sulla profondità delle relazioni umane”, scritta da un autore che “riesce a delineare le emozioni in una maniera profondissima e commovente allo stesso tempo, raccontando la fragilità e la bellezza dell’essere umano”.
Ai microfoni di XL News, Ettore Bassi, passato sul suolo umbro, tra gli altri, per le riprese della fiction “Carabinieri” e della serie “Chiara e Francesco” di Fabrizio Costa, si racconta, condividendo il suo pensiero sull’arte e sull’Umbria, “culla di un’umanità che ha portato tante cose straordinarie” e luogo di tappe importanti per la sua carriera. Nel mezzo, un inciso sul suo ultimo progetto, debuttato in un’unica serata lo scorso febbraio e che prenderà corpo a partire dalla prossima estate: un monologo scritto a partire da un romanzo di Roberto Vecchioni, da sempre suo punto di riferimento, fin da quando era ragazzo, “per la sua capacità di raccontare i sentimenti”.
Durante l’inserto quotidiano Xl la professoressa Chiara Moroni, docente di comunicazione della politica all’Università della Tuscia, analizza la fase che stanno attraversando gli schieramenti e partiti in vista della prima tornata delle elezioni amministrative. E analizza anche le scelte che da qui ai prossimi mesi si troverà a dover affrontare la giunta regionale.
Continua a crescere il numero di ucraini arrivati in Umbria. Secondo gli ultimi dati raccolti dalla Questura di Perugia, il numero complessivo di profughi ha superato quota 3000. Ai nostri microfoni il Dottor Stefano Nodessi Proietti, direttore regionale della direzione governo del territorio, ambiente e protezione civile, ha analizzato lo stato dell’emergenza regionale, facendo riferimento alla nuova ordinanza della Protezione civile volta a sostenere economicamente gli arrivi dall’Ucraina. Per accedere al contributo previsto è necessario registrarsi al portale del sito della Protezione Civile che sarà attivato nei prossimi giorni.
Il Terzo Settore si mantiene in prima linea nella gestione dei flussi di profughi ucraini. George, ragazzo ucraino di soli 17 anni, è stato accolto in una delle strutture della Diocesi di Perugia e Città della Pieve, insieme alla sorella, alla mamma e i cugini ed è riuscito a raccontarci la sua storia. Arrivati in Umbria dopo giorni di viaggio, si sono ricongiunti alla propria nonna, residente da tempo a Perugia per lavoro. La sua storia, simile a quelle di molti altri ucraini, continua a dimostrare l’importanza del meccanismo di ricongiungimento familiare ed anche del ruolo attivo del Terzo Settore in quest’emergenza.
Esce giovedì 24 marzo in tutte le edicole “Le ricette di casa e i luoghi del cuore dell’Umbria“, la nuova guida di Repubblica: un volume che vuole raccontare il territorio, l’enogastronomia e la cultura dell’Umbria. Ai nostri microfoni Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica, ha raccontato questo viaggio in Umbria alla scoperta delle antiche tradizioni culinarie.
La solidarietà umbra nei confronti della popolazione ucraina in fuga dalla guerra, continua senza sosta. Anche l’Istituto Serafico di Assisi ha voluto contribuire attivamente offrendo percorsi di cure e riabilitazione a quei bambini che ne hanno bisogno. La prima bambina ad essere accolta è la piccola Veronika, quattro anni di Kiev, affetta da una grave disabilità. “A causa di un arresto cardiaco prolungato e di un conseguente coma, da due anni versa in una situazione estremamente delicata; non può muoversi, ha bisogno di un sondino per nutrirsi e ogni giorno lotta per sopravvivere”, spiegano dal Serafico. Elena Lovascio ha intervistato la presidente del Serafico, Francesca Di Maolo che, commossa, racconta l’impegno quotidiano dell’Istituto che conferma la sua vicinanza ai più fragili.
Un libro che diventa anche uno spettacolo teatrale. Fare memoria, attraverso la scrittura, di quello che è stato il periodo del lockdown dovuto all’emergenza sanitaria da Covid, ma anche un modo per recuperare la socialità perduta in quei mesi, a partire da marzo 2020: è il progetto portato avanti dall’istituto Comprensivo Assisi 2, guidato dalla dirigente scolastica Chiara Grassi, curato dalle prof.sse Roberta Gorietti ed Anna Masciotti, insieme alla dott.ssa Francesca Cortesi.
La Didattica a distanza raccontata da chi l’ha vissuta, e talvolta la vive ancora sulla propria pelle, è la tematica del libro ‘Immagini mute dietro lo schermo. Voci di bambini e adolescenti al tempo del Covid’ che, venerdì 18 marzo è stato portato in scena sul palco dell’auditorium comunale di Santa Maria degli Angeli. Un progetto teatrale che ha portato gli alunni, protagonisti dello spettacolo, a impersonare emozioni, stati d’animo e preoccupazioni di un periodo storico complesso, soprattutto per i giovani.
Elena Lovascio ha intervistato la professoressa Roberta Gorietti, curatrice del libro realizzato dagli alunni.
“Esistono parole che creano e parole che distruggono: Alessandro D’Avenia è uno scrittore che ha la capacità di usare parole che non sono vuote. Esse diventano semi importanti, che sanno creare radici profonde e far germogliare cose belle nel cuore di chi legge i suoi libri o i suoi articoli” (don Francesco Buono)
Venerdì 18 Marzo alle ore 20.45, il pubblico del teatro Lyrick di Assisi si prepara ad alzare gli occhi al Cielo e a scrivere nuovi finali ai sogni più nascosti del cuore: con la partecipazione dello scrittore Alessandro D’Avenia, sul palco del teatro prenderà vita la serata ‘Torniamo a riveder le stelle’, organizzata da Don Francesco Buono, dell’unità pastorale Castel del Piano – Pila e da Floriana Lenti.
Un evento che ha preso corpo grazie ad un importante lavoro di equipe e nato dall’urgenza di creare momenti culturali per le giovani generazioni, già provate dal tempo della pandemia e della DAD: Torniamo a riveder le stelle è un incontro pensato per loro, ‘per non essere soffocati da tutto il buio e il brutto che ci circonda e far rinascere nel cuore il desiderio della bellezza’. Accanto ai giovani, siederanno anche i genitori, gli insegnanti, gli educatori e il mondo della scuola, pubblico molto caro allo scrittore.
Desiderio e obiettivo principale è spingere a rialzare lo sguardo al cielo, riscoprendo il valore di quelle stelle luminose che ‘ci aiutano a ritrovare la via, il senso di quello che noi stiamo vivendo e la verità più profonda di noi stessi’: la speranza, il futuro, la scoperta della propria identità e i desideri più alti che ognuno porta nel cuore.
L’augurio è che ‘tutti escano dal teatro con il sorriso sulle labbra e la voglia di ripartire’, desiderando ‘una vita piena e di fare, attraverso l’amore, qualcosa di bello e grande’.
Floriana Lenti è stata ospite di Marta Calzoni ai microfoni di XL NEWS, l’informazione extra-large di Umbria Radio Inblu.
In un momento in cui gli occhi dell’Europa – e del mondo intero – sono puntati con preoccupazione su Ucraina e Russia, non ha comunque cessato di esistere il Mediterraneo, con le sue problematiche e le sue tragedie. Argomento sul quale proprio in questi giorni, dal 23 al 27 febbraio, si sta svolgendo a Firenze un doppio evento, ecclesiale e civile.
La città è stata scelta per tenere alti i valori difesi da Giorgio La Pira. Lì si tiene sia il convegno dei vescovi “Mediterraneo frontiera di pace”, promosso dalla Conferenza episcopale italiana (Cei), sia il “Forum dei sindaci del Mediterraneo – Florence Mediterranean Mayors’ Forum” convocato dal sindaco Dario Nardella. Tra gli ospiti di massimo livello, il premier Mario Draghi, il presidente Sergio Mattarella e Papa Francesco. Nel complesso, il doppio evento vede la presenza di una delegazione di circa 60 vescovi e 60 sindaci provenienti da quasi tutti i Paesi che si affacciano sul mare nostrum, oltre a ospiti di rilievo internazionale.
Questa nuova strada verso il mare, il Mediterraneo, parte da Firenze e passa anche da Perugia. E, a detta di uno dei relatori, il prof. Andrea Possieri dell’ateneo perugino, il futuro di quell’incontro andrà appunto a coinvolgere l’Umbria. Scopriamo come nell’intervista realizzata da Riccardo Liguori per Umbria Radio InBlu.
“La bellezza di Simone è la sua energia: ti mette le ali, ti fa volare e ti fa vedere oltre. È quello che io sogno, la trasparenza: togliere un po’ di te per far vedere oltre” (don Luigi Verdi).
Martedì 15 febbraio alle ore 21, al Teatro Secci di Terni, l’artista Simone Cristicchi presenterà al pubblico umbro il suo spettacolo Esodo, racconto per voce, parole, immagini e rievocazione dell’esodo di trecentomila italiani di Istria, Fiume e Dalmazia del 1947 che, dopo i trattati di Pace, costretti a impacchettare le loro cose, salirono su una “nave bianca, come l’inizio di un’avventura”, lasciandosi alle spalle le case, le radici e le città destinate a non essere più italiane, con “cuori ammutoliti” da paura e dolore.
Il magazzino 18 del Porto Vecchio di Trieste, custode silenzioso di oggetti di vita quotidiana abbandonati prima della partenza e che Simone Cristicchi scopre durante una ricerca sulla Seconda Guerra mondiale, è il luogo della memoria e del ricordo da cui avrà inizio un viaggio che attraversa “tracce di gente spazzata via da un uragano del destino” a cui l’artista darà voce, perseguendo la responsabilità della sua missione: mettersi a disposizione della comunità, utilizzando l’arte per smuovere le coscienze e far evolvere coloro che ne fruiscono, amplificando messaggi importanti.
“Ogni volta che salgo su un palcoscenico mi sento un miracolato, non tanto perché ricevo applausi, ma perché posso condividere con altri esseri umani quella che è la mia ricerca interiore, storica e personale”: una ricerca partita, in questo caso, dal magazzino 18, dove riposa “quel che rimane di un esodo” e che approda sul palcoscenico per ricordare quanto “male fa aver lasciato il cuore dall’altra parte del mare”. Un Esodo per quegli “italiani dimenticati in qualche angolo della memoria, come una pagina strappata dal grande libro della storia” e per dire a chi non c’è più che “non dimentighemo”, perché i ricordi sono come le chitarre: “se le scordi, ti si scordano”.
Simone Cristicchi è stato ospite di Marta Calzoni ai microfoni di XL News, l’informazione extra-large di Umbria Radio InBlu.
Bollette più salate. Ma da quando? E di quanto? Questo è quello che si chiedono i cittadini italiani in questo periodo. La verità è che, anche se le prime bollette del 2022 ancora non sono arrivate o stanno arrivando in questi giorni, i rincari si sono già fatti sentire, ad esempio nella spesa di tutti i giorni al supermercato.
Alessandro Luigi Appella, presidente dell’Udicon (Unione per la difesa dei consumatori) Umbria ci spiega da cosa dipendono i rincari e soprattutto come difenderci il più possibile dagli aumenti in bolletta.
XL NEWS – Il 26 gennaio scade il termine per la presentazione delle domande per il Servizio Civile rivolto ai giovani dai 18 ai 28 anni che vogliono aderire agli oltre 200 progetti attivati sul territorio nazionale ed estero. Tra questi, anche i progetti attivati da Caritas Italiana. In Umbria, le otto Caritas diocesane, hanno realizzato sei progetti per la selezione di 59 giovani volontari che potranno scegliere di operare in diversi ambiti. Ne abbiamo parlato con diversi protagonisti di questa esperienza, Gaetano, giovane volontario, Elisa Bedori, referente regionale Caritas per il Servizio Civile, Marcello Rinaldi, delegato regionale della Caritas Umbria, don Marco Briziarelli, direttore della Caritas di Perugia e Luca Uccellani, direttore della Caritas di Gubbio.
Coloro che vogliono partecipare, dovranno presentare la richiesta esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line sul sito del Servizio Civile nazionale. Tramite il sistema di ricerca con filtri, sarà poi possibile scegliere il progetto per il quale candidarsi. Tra questi i sei progetti proposti dalle otto Caritas dell’Umbria: ‘Ascolto è più che sentire’, nell’ambito della lotta alla povertà, ‘Si mise a tavola con loro’, per l’implementazione del servizio delle mense Caritas, ‘Chicco di grano’ per il servizio negli empori e poi a Città di Castello il progetto ‘Lab-Oratori’, per la lotta alla povertà educativa, a Foligno il progetto ‘AttivaMente’ per l’assistenza agli anziani e a Perugia il progetto ‘Fratelli tutti’ per l’accoglienza dei richiedenti asilo.
XL News, l’informazione extra-large di Umbria Radio InBlu, oggi incontra il vescovo eletto della Chiesa diocesana di Terni-Narni-Amelia, mons. Francesco Soddu. Già direttore di Caritas italiana per quasi un decennio, mons. Soddu mercoledì 5 gennaio fa il suo ingresso alla guida della Chiesa ternana, con la solenne celebrazione di ordinazione episcopale, la preghiera consacratoria e l’imposizione delle mani del suo predecessore mons. Giuseppe Piemontese.
Terza e ultima puntata di un ciclo di speciali XL News – l’informazione extra-large di Umbria Radio InBlu – dedicati ad “Art bonus”, il decreto fiscale che il Comune di Perugia ha introdotto fin dal 2015 per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura e promuovere quindi la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo con la partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese.
Si tratta di un sistema di incentivi fiscali in favore di privati, enti o società che decidono di fare mecenatismo e donare a sostegno della cultura e dello spettacolo, ricevendo in cambio un credito d’imposta pari al 65% dell’erogazione liberale detraibile in 3 anni.
Il progetto Art Bonus Perugia interessa 42 beni storici, di cui 29 interamente finanziati e 22 già restaurati per un totale di 520 mecenati e quasi 2 milioni di euro donati da cittadini e aziende del territorio. In questi sei anni, Art Bonus Perugia si è dimostrato un importante strumento per generare una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato nel reperimento di fondi necessari a proteggere e a conservare il proprio patrimonio pubblico, culturale e artistico.
Ce parlano Simona Cortona, responsabile comunicazione del Comune di Perugia, Otello Numerini, assessore del Comune di Perugia a lavori pubblici, infrastrutture, ambiente e aree verdi, e Fotinì Giustozzi, consigliere comunale con delega per Art Bonus.
Seconda puntata di un ciclo di tre speciali XL News – l’informazione extra-large di Umbria Radio InBlu – dedicati ad “Art bonus”, il decreto fiscale che il Comune di Perugia ha introdotto fin dal 2015 per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura e promuovere quindi la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo con la partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese.
Si tratta di un sistema di incentivi fiscali in favore di privati, enti o società che decidono di fare mecenatismo e donare a sostegno della cultura e dello spettacolo, ricevendo in cambio un credito d’imposta pari al 65% dell’erogazione liberale detraibile in 3 anni.
Il progetto Art Bonus Perugia interessa 42 beni storici, di cui 29 interamente finanziati e 22 già restaurati per un totale di 520 mecenati e quasi 2 milioni di euro donati da cittadini e aziende del territorio. In questi sei anni, Art Bonus Perugia si è dimostrato un importante strumento per generare una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato nel reperimento di fondi necessari a proteggere e a conservare il proprio patrimonio pubblico, culturale e artistico.
Ce parlano Simona Cortona, responsabile comunicazione del Comune di Perugia, Antonio Ansalone, Lions Club, e Giacomo Perna, autore del restauro del portone di Palazzo dei Priori a Perugia, realizzato proprio grazie ad Art Bonus.
Prima puntata di un ciclo di tre speciali XL News – l’informazione extra-large di Umbria Radio InBlu – dedicati ad “Art bonus”, il decreto fiscale che il Comune di Perugia ha introdotto fin dal 2015 per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura e promuovere quindi la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo con la partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese.
Si tratta di un sistema di incentivi fiscali in favore di privati, enti o società che decidono di fare mecenatismo e donare a sostegno della cultura e dello spettacolo, ricevendo in cambio un credito d’imposta pari al 65% dell’erogazione liberale detraibile in 3 anni.
Il progetto Art Bonus Perugia interessa 42 beni storici, di cui 29 interamente finanziati e 22 già restaurati per un totale di 520 mecenati e quasi 2 milioni di euro donati da cittadini e aziende del territorio. In questi sei anni, Art Bonus Perugia si è dimostrato un importante strumento per generare una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato nel reperimento di fondi necessari a proteggere e a conservare il proprio patrimonio pubblico, culturale e artistico.
Ne parlano con Martino Tosti: Simona Cortona, responsabile comunicazione del Comune di Perugia, Emilio Buchicchio, dirigente della segreteria organi istituzionali e comunicazione del Comune di Perugia, e Francesco Pace, imprenditore di Acacia Group e uno dei ‘mecenati’ di Art Bonus.
Lo abbiamo già scritto nei giorni scorsi sul settimanale La Voce… Nella loro imparziale freddezza, i dati parlano chiaro. Se non intervengono cambiamenti, entro il 2063 l’Umbria è destinata a scendere alla soglia dei 700 mila abitanti, rispetto agli attuali 870 mila. Fra il 2020 e il 2040 è atteso un calo del 7,6 per cento, per un totale di circa 63 mila abitanti. In pratica, è come se – nell’arco di ogni decennio – la nostra regione perdesse la popolazione di un Comune come Gubbio. Cifre e stime sono quelle di un approfondimento intitolato “L’erosione demografica in Umbria”, curato dal ricercatore Istat Luca Calzola e pubblicato in queste settimane dall’Agenzia Umbria Ricerche.
Proiezioni che sollevano enormi interrogativi sui temi del lavoro, della produzione regionale, delle politiche sociali e del welfare. Inoltre, annota sempre il rapporto di Aur, Proprio la scorsa settimana, in Assemblea legislativa regionale il consigliere Andrea Fora ha rilanciato l’allarme sul problema demografico dell’Umbria, definendola una vera e propria emergenza nell’emergenza. E chiedendo perché due proposte di legge regionale sulla famiglia sono ferme in Consiglio regionale da quasi due anni.
Ma in questa puntata natalizia di XL News, non vogliamo cedere al pessimismo. Al contrario, rilanciare con speranza. E lo facciamo con la storia di due famiglie di Città di Castello. Amici che si ritrovano in sala parto insieme per la nascita del quinto figlio di ciascuna delle due coppie. Iniziamo a casa di Paolo e Maria Giovanna Mastriforti, dove proprio in questi giorni è arrivato Francesco. E poi ci spostiamo di qualche chilometro e – alle porte sempre di Città di Castello – arriviamo da Matteo e Laura Mori, dove nei giorni scorsi è arrivata una Speranza, di nome e di fatto.
XL NEWS – “E voi, ancora niente figli? Al di là della fertilità, la chiamata di ogni coppia alla fecondità”: il nuovo libro dei coniugi Maria Rosaria Fiorelli e Giovanni Gentili che esplora il vissuto di coppie – sia bibliche che del nostro tempo – alle prese con l’infertilità e di ogni coppia alle prese con la vita, ripercorrendone pensieri ed emozioni, ad iniziare dal dolore e dal senso di inadeguatezza.
Maria Rosaria Fiorelli e Giovanni Gentili
Un testo, edito dalle Paoline, rivolto però non solo alle coppie, dato che la fecondità non è questione di pancia, di figli donati, quanto piuttosto la chiamata a portare frutto nella propria vita e riguarda ogni persona, qui ed ora. Per questo il testo si sofferma a mostrare come, oltre alla generazione di figli nella carne, molteplici sono le vie che aprono alla fecondità. In studio gli autori, già artefici di “Un rapper alieno è atterrato nella nostra famiglia. Diario sincero di un’adozione internazionale” (Tau editrice, 2017).