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Inaugurazione anno giudiziario 2024, il quadro che emerge dall’Umbria

Written by on 08/11/2023

Inaugurazione anno giudiziario 2024, il quadro che emerge dall’Umbria

I reati più diffusi, secondo la relazione del Procuratore generale Sottani

08/11/2023

Sergio Sottani

Sergio Sottani

In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024, il Procuratore generale di Perugia Sergio Sottani ha tracciato un quadro della situazione del distretto umbro, dal punto di vista delle attività svolte dagli uffici requirenti nel corso dell’anno. Una lunga relazione che Sottani ha inviato al Procuratore Generale della Corte di Cassazione Luigi Salvato.  Sono oltre 40mila le iscrizioni e altrettante le definizioni di procedimenti nel distretto.

Fenomeni criminali in Umbria

Dall’esame dei dati delle Procure della Repubblica di Perugia, Terni, Spoleto e dei Minorenni, spiega il Procuratore Sottani “emergono alcuni fenomeni criminali che destano maggiore preoccupazione nel territorio regionale, come il traffico di sostanze stupefacenti, i furti in abitazione e le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e finanziario”. Discorso a parte merita la questione della “devianza minorile”. Nella relazione si parla di un “preoccupante aumento di reati commessi dai minorenni, sintomo di un disagio ben più grave a cui la risposta penale non può che rappresentare un pallido palliativo”. Il traffico di sostanze stupefacenti ed i furti in abitazione non sono fenomeni nuovi, ma ormai radicati, mentre sono sempre più manifesti i segnali delle infiltrazioni mafiose. “Ormai da molti anni l’Umbria, prima nel capoluogo e poi anche nel ternano, è divenuta punto di riferimento per lo spaccio di sostanze stupefacenti anche per acquirenti esterni al territorio regionale” spiega Sottani. I canali di approvvigionamento sono i circuiti internazionali da cui la droga viene introdotta via terra nel territorio nazionale. “Le notevoli quantità di sostanze stupefacenti sequestrate nella regione – si legge ancora nella relazione – dimostrano sia la capacità delle organizzazioni criminali di garantire un flusso ininterrotto di droghe sia la notevole domanda delle stesse”. Fenomeno che per la procura “è molto esteso” e vede tra i fruitori non solo giovani, ma anche adulti professionalmente e socialmente affermate.

Criminalità organizzata

Rispetto alla criminalità organizzata in Umbria, si parla di un radicamento “non tanto di vere e proprie associazioni mafiose, quanto piuttosto di associazioni a delinquere stabilmente collegate a sodalizi criminali mafiosi (perlopiù campani e calabresi), dediti ad attività di riciclaggio e di reinvestimento di capitali di illecita provenienza”. Il flusso di denaro pubblico destinato alla ricostruzione a seguito del sisma del 2016 e del Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta, per tali organizzazioni, “il terreno fertile per le tipiche attività della mafia finanziaria”. Segnali di particolare allarme provengono dal settore dell’edilizia, nei reati economico finanziari, con associazioni che si avvalgono delle prestazioni di professionisti per sottrarre beni e risorse finanziarie da società destinate al fallimento oltre che per realizzare delle false fatturazioni, nella truffaldina cessione di crediti dello Stato, nel traffico illegale di rifiuti e nella presenza inquietante di capitali di sospetta provenienza nel settore agroalimentare e turistico, da sempre particolarmente floridi nel territorio regionale.

Reati contro il patrimonio e criminalità minorile

Per quanto riguarda i reati contro il patrimonio, anche se in alcuni distretti i procedimenti iscritti sono diminuiti, come in quello di Terni, rimangono numerosi i furti commessi in abitazioni o in esercizi commerciali. Le indagini svolte hanno individuato i presunti autori, spesso in persone provenienti da altri territori. Riguardo la criminalità minorile, spiccano i delitti contro l’incolumità personale (170 a fronte dei 133 dell’anno precedente), e lesioni personali (100), seguono i furti (98 di cui 25 fattispecie aggravate), anche se non mancano casi di tentato omicidio o reati sessuali. Rimangono stazionarie le risse (7), mentre sono numerosi i delitti di spaccio di sostanze stupefacenti (36) che continuano a suscitare allarme. Rilevante il numero dei danneggiamenti, mentre scendono i reati di estorsione, a differenza del forte aumento dei procedimenti per rapina. Desta preoccupazione il dato sui delitti contro la libertà sessuale (42), così come risulta in aumento il numero dei reati commessi da infraquattordicenni (34 fattispecie a fronte di 10). “Degno di attenzione è il dato relativo ai minori stranieri indagati, quale sintomo indiretto per verificare l’impatto di politiche sociali inclusive e della capacità di queste ultime di educare alla legalità” sottolinea Sottani.

Violenza di genere

Altro tema affrontato nella relazione del Procuratore Generale quello della violenza di genere. I dati del periodo riferiti a questi reati segnalano un lieve calo dei procedimenti iscritti per stalking e maltrattamenti, mentre sono in aumento le iscrizioni per lesioni connesse a fatti familiari. Numerose le richieste avanzate dall’ufficio di misure cautelari (oltre 70) in crescita rispetto all’anno precedente (erano poco più di 60). “Al riguardo – si legge nella relazione – è emersa la necessità di abbreviare i tempi di intervento e di emissione dell’eventuale misura cautelare”.

Terrorismo

Per quanto riguarda i fenomeni di eversione, per quella interna sono state condotte indagini nei confronti di soggetti appartenenti ad ambienti anarco insurrezionalisti con gruppi di riferimento che hanno indirizzato nei canali social delle intimidazioni nei confronti di alcuni magistrati del distretto. Già da luglio, è stato segnalato il rischio rappresentato da fenomeni di eversione da parte di soggetti appartenenti al suprematismo ed al terrorismo bianco. Allo stato non sembra esservi evidenza attuale, invece, di fenomeni di terrorismo internazionale. Naturalmente, lo scenario globale di geopolitica, mutato dopo i fatti del 7 ottobre, impone una particolare cautela al riguardo.

Morti sul lavoro

Altro tema delicato affrontato dal Procuratore Generale, è quello degli infortuni sul lavoro e corrispondenti illeciti, per i quali si registra nel territorio un lieve aumento delle lesioni e delle morti sul lavoro.


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