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Umbria Jazz, bilancio positivo per un Festival che gode di ottima salute

Written by on 16/07/2023

Umbria Jazz, bilancio positivo per un Festival che gode di ottima salute

Un incasso superiore ai 2,3 milioni per 40 mila spettatori paganti, grazie a scelte che si sono rivelate, senz'altro, vincenti. Per dieci giorni Perugia capitale della cultura musicale

16/07/2023

umbria jazz 23 - ben harper

Ben Harper all'Arena Santa Giuliana, uno dei concerti di maggior successo di Umbria Jazz 23 (foto di David Morresi)

Bilancio più che positivo, per l’edizione 2023 di Umbria Jazz: cifre alla mano, è stato registrato  un incasso superiore ai 2,3 milioni per quaranta mila spettatori paganti, con una media di 3.200 all’Arena Santa Giuliana, oltre cinquecento al Teatro Morlacchi e centocinquanta alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria. Un festival, in ottima salute, con proposte attraenti, premiato da una straordinaria risposta del pubblico. Dieci giorni di festival ripercorsi da Gianluca Laurenzi, presidente della Fondazione Umbria Jazz, Carlo Pagnotta, direttore artistico del Festival e Gianluca Petrella, trombonista premiato come ambasciatore dell’Umbria nel mondo dalla Fondazione Perugia, e il pianista Danilo Rea intervistati da Enrico Tribbioli e Rosaria Parrilla per il programma XL News di Umbria Radio.

Scelte artistiche vincenti

Numeri, senz’altro, importanti grazie soprattutto ad un cartellone di assoluta qualità votato a scelte musicali che si sono rivelate vincenti. Tema caratterizzante di questa edizione (che celebrava i suoi primi cinquant’anni di storia)  è stata la forma-canzone nelle sue diverse declinazioni: da uno storyteller quale Bob Dylan, alla più raffinata tradizione d’autore italiana di Paolo Conte; dal repertorio popolare americano ma anche italiano, irlandese, latinoamericano di Rhiannon Gidden alle le hit più celebri dei Police orchestrate da Stewart Copeland; dalle radici folk di Ben Harper fino al rock blues di Joe Bonamassa.

Come non sono mancati appuntamenti capaci di soddisfare gli ascoltatori più puristi della musica afroamericana: dal trio di Brad Mehldau al quartetto di Branford Marsalis;  dal duo Enrico Rava- Fred Hersch al quartetto di Bill Frisell; da Herbie Hancock a Kenny Barron, fino ai nostri Stefano Bollani e Paolo Fresu, come anche Dado Moroni, Fabrizio Bosso, Enrico Pieranunzi, Gianluca Petrella, Rita Marcotulli, Danilo Rea.

Di particolare rilievo, inoltre, quest’anno la qualità del programma dei concerti gratuiti, anche in omaggio alla formula con cui il festival fu pensato cinquanta anni fa: tra i circa centotrenta eventi gratuiti, non si può non citare l’esplosivo esordio dei Ranky Tanky (che hanno anche fatto da anteprima al concerto di Ben Harper).

Umbria Jazz capitale della cultura musicale

Un’edizione, quindi, che non è stata soltanto la celebrazione di una storia. Per dieci giorni, Perugia è stata una capitale della cultura musicale. A sottolinearlo,  il clima che si respirava nelle vie e nelle piazze dell’acropoli con quel mix di festa, qualità della vita, musica che la città offre a cittadini e turisti durante Umbria Jazz.

Riscontro positivo anche per le Clinics (i corsi del Berklee College of Music di Boston, che quest’anno si sono tenuti presso la cornice del Chiostro di Sant’Anna), e UJ4KIDS  (i laboratori mattutini per bambini e ragazzi ai Giardini sopra l’Arena Santa Giuliana).

Di assoluto rilievo anche i dati social, con un flusso di pubblico nei canali del festival di oltre due milioni di utenti nel corso del festival: in particolare su Facebook, 1.621.483 impressions organiche per oltre sessantotto mila click sui post, con una copertura della pagina di oltre un milione di utenti. Su Instagram, una copertura di quasi settanta mila con oltre ventimila visualizzazioni al giorno. Il media team di UJ, ha prodotto sedici tera di materiali foto-video.

Un successo, dovuto, soprattutto, dalla forza della sua storia e dalla solidità del suo assetto, a partire dalla direzione artistica e dalle professionalità di un organico di assoluto livello, dal quale il festival prende le energie per proiettarsi verso il futuro. L’Umbria, potrà ancora contare sulla sua manifestazione simbolo.

Prossimi appuntamenti

Umbria Jazz non si ferma. È già tempo di pensare ai prossimi appuntamenti: Umbria Jazz Weekend,  in programma a Terni dal 14 al 17 settembre; Umbria Jazz Winter, ad Orvieto (dal 28 dicembre al 1 gennaio), di cui ricorre il trentesimo anniversario. Questo, in attesa dell’edizione 2024, a Perugia dal 5 al 14 luglio.

Enrico Tribbioli 

 

 


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