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Studenti in piazza: “Scuole, specchio sociale dei problemi”

Written by on 20/11/2023

Studenti in piazza: “Scuole, specchio sociale dei problemi”

La manifestazione venerdì, insieme ai lavoratori in piazza per lo sciopero generale

20/11/2023

La manifestazione degli studenti a Perugia

La manifestazione degli studenti a Perugia

Anche gli studenti di Perugia sono scesi in piazza, venerdì in concomitanza con lo sciopero generale di 8 ore proclamato da Cgil e Uil contro la manovra e le politiche economiche e sociali del Governo. Rete degli Studenti Medi Umbria e UdU Perugia sono scesi in strada con un corteo di più di 200 studenti che ha percorso la città fino ad arrivare in piazza IV Novembre, dove si teneva la manifestazione dei lavoratori: “Abbiamo voluto essere al loro fianco – si legge in una nota delle realtà studentesche – per sostenerne la causa e portare il nostro punto di vista sulla mancanza di investimenti nella scuola, sull’aumento del costo degli studia e sui numerosi attacchi al diritto allo studio”. I due sindacati studenteschi, che da circa 20 anni si battono per i diritti degli studenti, sono tornati a protestare per “nuove battaglie da affrontare dopo l’uscita dal periodo del Covid: dall’emergenza della salute mentale, che non è minimamente contemplata da SSN, al rinnovo del pass TPL (Abbonamento ai mezzi pubblici) a 60 euro per gli studenti, fino al bisogno di ripensare l’accesso al mondo del lavoro in una chiave più attenta ai diritti dei lavoratori e alla loro sicurezza” dicono i rappresentanti degli studenti.

Dal palco di piazza IV Novembre

Dal palco di piazza IV Novembre hanno parlato anche gli studenti. Nicholas Radicchi, coordinatore Udu Perugia, parlando del caro affitti per gli studenti, ha detto: “Abbiamo visto qui in Umbria messo in discussione l’articolo 34, quello sul diritto allo studio, quando per due anni consecutivi la nostra Regione ha lasciato per strada centinaia di studenti in condizioni economiche svantaggiate, perché non ha fornito loro un alloggio gratuito che gli spettava di diritto e che gli era necessario per frequentare l’università. Molti di loro hanno dovuto rinunciare agli studi e, con essi, le proprie prospettive e il proprio futuro, i propri sogni”. Sul tema trasporti e il rinnovo del pass Tpl, ha aggiunto “le trattative a cui abbiamo partecipato sono in direzione d’arrivo. È un’urgenza per garantire ai tanti studenti dell’Unipg e dell’Unistra di muoversi nella regione per studiare, partecipare ai tirocini e trovare case in periferia che decongestionino il centro. Se vengono a mancare misure come questa, vengono a mancare i nostri diritti, ed è per questo che non possiamo lasciare vuote le piazze”. Francesco Palmiotto, coordinatore di Rete degli studenti medi Umbria, ha parlato dei problemi di scuole e università. “Sono specchio di problemi sociali che da tempo denunciamo – ha spiegato Palmiotto -. Ogni giorno sentiamo notizie su studenti in situazioni emergenziali legati alla propria salute mentale, su studenti morti durante i percorsi di alternanza scuola lavoro (i cosiddetti PCTO), su studenti che devono abbandonare gli studi perché i costi sono insostenibili per le famiglie. Non possiamo più restare a guardare: il sistema deve cambiare, ora!”

I giovani vogliono spazi

Quella di venerdì è solo dell’ultima manifestazione organizzata dagli studenti che attraverso i loro sindacati di rappresentanza, Link, Uds, Udu e l’associazione Una Regione per Restare, stanno portando avanti da alcune settimane a questa parte. A parlare dei problemi dei giovani in città e delle richieste degli studenti universitari, ma anche delle scuole superiori, è Alice Spilla, coordinatrice dell’associazione Una Regione per Restare, ospite di Umbria Radio nel corso della trasmissione XL News.

Fotogallery del corteo di venerdì 17 novembre a Perugia


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