TERNI- Piani Alterni, è il titolo del particolare concerto all’insegna dell’improvvisazione tra classica e jazz che vede protagonisti il pianista Carlo Guaitoli ed il contrabbassista Attilio Zanchi. L’incontro, si realizza sul palco dell’Auditorium Gazzoli a Terni questo giovedì 22 febbraio alle ore 21, nell’ottavo appuntamento della Stagione  organizzata dall’ Associazione Filarmonica Umbra. Un inusuale incrocio tra diverse atmosfere e sensibilità che il pubblico potrà ascoltare con un programma che metterà a confronto l’esecuzione della versione originale di noti capolavori del repertorio classico, con i risultati sorprendenti che i due musicisti ne ricaveranno improvvisando, cioè utilizzandoli come standards jazzistici.

Piani Alterni, come suggerisce il titolo del concerto, in un vero e proprio viaggio attraverso musiche di autori, che spaziano dal barocco al contemporaneo quali Bach, Siloti, Schumann, Chopin, Poulenc, Friedman, Ginastera, Gulda; un particolare serata proposta da due straordinari concertisti attivi sulla scena internazionale, ricordando, infatti, che entrambi sono da diversi anni apprezzati nell’ambito del panorama musicale.

Carlo Guaitoli, pianista affermatosi giovanissimo in prestigiosi concorsi internazionali tra i quali il Casagrande di Terni, il Busoni di Bolzano,  il Rubinstein di Tel Aviv, vittorie che gli hanno permesso di esibirsi in Europa, Giappone, Cina, Stati Uniti, Canada, Israele, Sud Africa, ospite di importanti teatri e festival musicali. Accanto alla formazione accademica coltiva da sempre l’interesse per l’improvvisazione e per i diversi linguaggi musicali contemporanei. Da circa venti anni è collaboratore stabile di Franco Battiato; al suo fianco appare in numerose incisioni realizzate per Sony Music, EMI, Universal e concerti in tutto il mondo sia come pianista che come direttore d’orchestra. E’ docente di Pianoforte principale all’ Istituto Superiore di Studi Musicali  Briccialdi di Terni, e membro del comitato artistico del Concorso Internazionale Pianistico Casagrande.

Attilio Zanchi, ha iniziato lo studio del contrabbasso nel 1978 dopo diverse esperienze effettuate nei più diversi generi musicali. Si fa notare, enrando a far parte dell’Open Trio del pianista Piero Bassini, esperienza che gli permette di frequentare corsi di perfezionamento negli Stati Uniti condotti da Dave Holland, entrando in contatto con artisti del calibro di George Lewis, Sam Rivers, Jimmy Giuffré, Ed Blackwell, Lee Konitz, Kenny Wheeler, Jack de Johnette e John Abercrombie. Al suo rientro in Italia, inizia la collaborazione con il gruppo di Franco D’Andrea e Paolo Fresu con il quale suona tuttora. Con questi artisti incide diversi dischi, alcuni dei quali premiati dalla critica come migliori dischi dell’anno e svolge numerose tourneé in tutto il mondo suonando nei Festival Jazz più importanti in USA, Canada, Australia, Africa, Russia e in tutta Europa.