Blocco attività
La presenza accertata della Peste suina africana in Umbria porterebbe al blocco dell’attività di trasformazione delle carni crude e dei salumi di cinghiali e maiali (che potranno essere consumate solo dalle comunità locali) ed anche la sospensione delle attività umane come trekking e caccia, per limitarne la diffusione. L’Istituto zooprofilattico ha controllato 110 mila cinghiali negli ultimi cinque anni, 30 mila nel 2021. Sarebbe auspicabile, è stato evidenziato, che “la Regione Umbria emanasse un provvedimento per gestire le specie problematiche come il cinghiale, prevedendo una cabina di regia che coordini tutti gli interventi necessari ad affrontare questa situazione”.