IN ONDA

Playlist musicale


Raccolta di brani italiani e stranieri ! tutte le ultime uscite musicali in un programma veloce e brillante


Info and episodes

PROSSIMO PROGRAMMA

Carcere di Spoleto, nuovo agente aggredito da un detenuto

Written by on 28/06/2023

Carcere di Spoleto, nuovo agente aggredito da un detenuto

Personale penitenziario già in stato di agitazione. Sappe: "Situazione sempre più grave"

28/06/2023

Il carcere di Spoleto

Il carcere di Spoleto

Ancora un’aggressione ai danni degli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Spoleto. Martedì pomeriggio, racconta il Sappe, il Sindacato autonomo polizia penitenziaria – un detenuto di origini pugliesi, ha improvvisamente aggredito due poliziotti, riuscendo a colpirne uno al volto, lasciandolo a terra sanguinante. L’agente colpito è stato portato in pronto soccorso con una prognosi di 21 giorni. “Il detenuto non è nuovo a tali comportamenti – spiega ancora il sindacato -. Sempre al carcere di Spoleto era quasi arrivato a picchiare un altro Poliziotto, ma in quel caso – denuncia il Sappe – il provveditore rispose negativamente alla richiesta di trasferimento”. Il personale dell’istituto spoletino, già alcuni giorni fa, aveva dichiarato lo stato di agitazione prevedendo con un sit in di protesta in programma i primi giorni di luglio. 

La nota del Sappe Umbro

“Ennesima giornata di follia, sangue e violenza nella Casa di reclusione di Spoleto”. Inizia così la nota inviata dal Sappe per denunciare la “situazione sempre più grave” nell’istituto spoletino che “merita l’urgente e giusta attenzione da parte dei vertici dipartimentali e ministeriali”. A scrivere è il segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Fabrizio Bonino, che racconta quanto avvenuto nelle ultime ore nella Casa di reclusione. Martedì pomeriggio, “presso un reparto detentivo del carcere di Spoleto, si è consumato un grave episodio di aggressione ad un sovrintendente. Esattamente dopo due mesi che era accaduto un fatto similare a danno di un altro agente – sottolinea Bonino -, un detenuto di origini pugliesi, ha improvvisamente aggredito per futili motivi due poliziotti, riuscendo a colpire il Sovrintendente al volto e lasciandolo a terra sanguinante è fuggito all’interno della sua stanza detentiva. Il sovrintendente, immediatamente soccorso da altri colleghi è stato dapprima medicato nell’infermeria e poi inviato al pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto con prognosi di 21 giorni. Il detenuto non è nuovo a tali comportamenti contro i poliziotti, avvenuti in passato in altri istituti ed anche a Spoleto era quasi arrivato a picchiare un altro Poliziotto, ma il provveditore rispose negativamente alla richiesta di trasferimento”.
“Si doveva giungere a questo”, denuncia Bonino. “Occorrono sezioni detentive e modalità custodiali per detenuti violenti che non intendono reinserirsi. Esprimiamo la nostra solidarietà al collega ferito con gli auguri di una pronta guarigione”. Il sindacato torna a parlare della realtà del carcere di Spoleto dove “il discorso è molto più grave perché gli agenti sono troppi pochi, tanto da non riuscire a fruire delle ferie spettanti, i posti di servizio sono sotto i livelli minimi di sicurezza e dal Dipartimento e Provveditorato non prendono atto che l’istituto è al collasso”. Alcuni giorni fa in una lettera unitaria firmata da tutte le sigle sindacali è stato dichiarato lo stato di agitazione prevedendo di fare un sit-in di protesta i primi giorni di luglio, “ma ancora nessuna risposta dal Provveditore per un incontro urgente. La verità è sconcertante”, conclude il Sappe Umbria. “La polizia penitenziaria di Spoleto si sente abbandonata da chi dovrebbe invece risolvere i problemi, gravi e reali!”.

La situazione nelle carceri italiane

A far eco al segretario umbro, è il Donato Capece, segretario generale del Sappe: “Basta! Anche questo è un grave evento critico annunciato! A questo hanno portato questi anni di ipergarantismo nelle carceri, dove ai detenuti è stato praticamente permesso di auto gestirsi con provvedimenti scellerati ‘a pioggia’ come la vigilanza dinamica e il regime aperto, con detenuti fuori dalle celle pressoché tutto il giorno a non fare nulla nei corridoi delle sezioni. E queste sono anche le conseguenze di una politica penitenziaria che invece di punire, sia sotto il profilo disciplinare che penale, i detenuti violenti, non assumono severi provvedimenti”. Capece sottolinea che il personale “non ha ancora ricevuto i previsti guanti anti-taglio, caschi, scudi, kit antisommossa e sfollagenti promessi dal DAP”. Una situazione, quella di Spoleto, molto simile a quella che si verfica in vari istituti penitenziari italiani. “La situazione delle carceri italiane, per adulti e minori, è allarmante per il continuo ripetersi di gravi episodi critici e violenti che vedono sempre più coinvolti gli uomini e le donne appartenenti al corpo di polizia penitenziaria – spiega Capece -. Donne e uomini che svolgono servizio nelle sezioni detentive senza alcuno strumento utile a garantire la loro incolumità fisica dalle continue aggressioni dei detenuti più violenti. Il taser potrebbe essere lo strumento utile per eccellenza (anche perché di ogni detenuto è possibile sapere le condizioni fisiche e mediche prima di poter usare la pistola ad impulsi elettrici) ma i vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria continuano a tergiversare, tanto mica stanno loro in prima linea nelle carceri a fronteggiare i detenuti violenti… – e la polizia penitenziaria continua a restarne sprovvisto”.


Umbria Radio in Streaming

Streaming

Current track

Title

Artist