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Carcere di Spoleto, stato di agitazione degli agenti di polizia

Written by on 23/06/2023

Carcere di Spoleto, stato di agitazione degli agenti di polizia

I sindacati denunciano 'gravi carenze di organico' e chiedono un incontro urgente a Provveditore e direttrice

23/06/2023

Il carcere di Spoleto

Il carcere di Spoleto

Stato di agitazione per gli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Spoleto. I sindacati di categoria Sappe Sinappe, Uil Pa Pp, Uspp, Cisl Fns Pp, Cgil e Fp Pp, denunciano una ‘grave carenza di organico’ destinata ad aggravarsi a causa del prossimo pensionamento di numerose unità. Una mancanza di agenti che, spiegano i rappresentanti dei lavoratori, non garantisce il mantenimento dei servizi dell’istituto e anzi provoca un abbassamenti dei livelli di sicurezza interna ed esterna, un maggior sacrificio per il personale, con carichi di lavoro aumentati, e maggiori rischi per l’incolumità fisica del personale. Per questo, i sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale con possibili azioni di protesta, chiedendo un incontro urgente con il Provveditore e alla direttrice del carcere di Spoleto.

La nota dei sindacati

Attraverso una nota inviata al Provveditore Regionale Toscana/Umbria, Pierpaolo D’Andria, alla direttrice della Casa di Reclusione di Spoleto,  Bernardina Di Mario, e in copia al Prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia e alle organizzazioni sindacali nazionali di polizia penitenziaria, i sindacati hanno illustrato la situazione del personale nella casa di reclusione di Spoleto. Di seguito la nota dei rappresentanti dei lavoratori.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali in rappresentanza del personale della Casa Reclusione di Spoleto sono nuovamente costrette ad inoltrare alle SS.LL. un nuovo ed accorato appello affinché ci sia un reale interessamento e soluzione al problema della grave carenza di organico del ruolo Agenti/Assistenti, che ormai ha oltrepassato il limite, tanto che siamo giunti al collasso dell’intera organizzazione dei servizi della Polizia Penitenziaria utili a mantenere l’ordine e la sicurezza. Le scriventi OO.SS sono stanche di continuare a dare numeri e percentuali di quanti agenti mancano per poter programmare turni di servizio adeguati a garantire minimi standard di sicurezza, ovvero, garantire i diritti irrinunciabili del personale, perché con gli strumenti tecnologici attuali (GUS-Web) codesto Provveditorato ha la possibilità, anzi il dovere di verificare le reali condizioni lavorative, peraltro destinate ad aggravarsi a causa del prossimo pensionamento di numerose unità. In data 11 maggio e 6 giugno si sono tenute due riunioni sindacali con la Direzione di Spoleto, dalle quali nonostante la contrarietà delle OO.SS. è scaturita una presa di posizione della Direzione molto drastica, riorganizzando, anzi tagliando posti di servizio in determinati orari per poter consentire al personale di fruire almeno di due settimane di ferie estive a fronte delle tre spettanti alla quasi totalità dei poliziotti che hanno mediamente 32 anni di servizio e 52 anni di età. Proprio a causa dell’assenza di un organico sufficiente a garantire il mantenimento dei servizi nevralgici ed insopprimibili dell’Istituto, la Direzione della CR Spoleto ha cambiato l’assetto organizzativo dei turni di servizio riducendo sotto i livelli minimi di sicurezza alcuni posti e disponendo turni di lavoro su 3 quadranti alla totalità del personale e, nei casi di ulteriore emergenza, ricorrendo all’utilizzo del personale reperibile o in congedo\riposo ed il prolungamento dell’orario di lavoro in entrata e in uscita oltre i il servizio programmato. Le scriventi OO.SS., come risulta fedelmente dai verbali di contrattazione, non
accettano in alcun modo che ancora una volta siano i poliziotti in prima persona a pagare le conseguenze di una politica gestionale del personale di cui da anni se ne denunciano lacune e inadempienze Le misure di emergenza attuate senza un adeguato e immediato reintegro
dell’organico provoca: 
● Abbassamento dei livelli di sicurezza interna ed esterna con possibili ripercussioni anche
in termini di ordine pubblico esterno;
● Maggior sacrificio personale e carichi di lavoro aumentati per tutti i poliziotti in servizio
nei singoli turni, nella quasi totalità di 8 ore anziché 6, con maggiore e conseguente
stress psicofisico;
● Stato di insicurezza sul posto di lavoro e rischi maggiori per l’incolumità fisica del
personale, dove negli ultimi due anni sono aumentati in modo esponenziale gli eventi
critici;
● Violazione dell’articolo 36 della Costituzione, nello specifico del contratto di lavoro che
prevede tre settimane di ferie estive a fronte di sole due concesse dalla Direzione.
Per tutti i motivi esposti, le scriventi Organizzazioni Sindacali dichiarano lo stato di agitazione del personale con possibili azioni rivendicative, anche eclatanti (sit-in di protesta), richiedendo un incontro urgente con il Provveditore alla presenza del Direttore della CR Spoleto, per una analisi oggettiva su quali soluzioni si intenda porre in essere per arginare l’ormai inevitabile collasso di tutto il sistema carcere della C.R. Spoleto. 

S.A.P.Pe  F.to Bonino 

SiNAPPe F.to Rosati 

UIL PA PP F.to Zampogni

USPP F.to Cesari 

CISL FNS PP 

CGIL FP PP  F.to Loretoni


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