Welfare al massimo ribasso: il “no” delle cooperative umbre. Le cooperative umbre dicono di no alla logica del Welfare al “massimo ribasso” nella conferenza stampa di lunedì 3 aprile a Palazzo Cesaroni, a Perugia. In Umbria il mondo delle cooperative è ben radicato nel quadro lavorativo regionale, garantendo servizi educativi, sociali e socio sanitari che assicurano diritti e qualità della vita. Un vero e proprio elemento distintivo della regione Umbria.

Dimostrazione di ciò è proprio il periodo pandemico, durante il quale le cooperative sociali della regione non hanno mai interrotto, assieme agli operatori pubblici, la continuità assistenziale ed educativa in ogni settore. Ora però, superato il periodo emergenziale, le cooperative regionali, rappresentate da Legacoopsociali Umbria, Confcooperative Umbria e l’Associazione generale cooperative Italiane, hanno rilevato e notificato una pressione crescente sul versante dei costi che fa propria la logica del “massimo ribasso”. Taglio dei servizi ai cittadini, riduzione dei diritti degli utenti e compressione di quelli dei lavoratori. 

In estrema sintesi quindi la situazione attuale non può che influire negativamente sul Welfare regionale. La richiesta delle cooperative umbre alla Regione ed ai comuni è di invertire la rotta, investendo sulla qualità dei servizi e del lavoro. In piena concordanza peraltro con il nuovo Codice degli appalti, pubblicato lo scorso 31 marzo, che afferma che i contratti relativi ai servizi sociali, sanitari, assistenziali e scolastici devono essere giudicati esclusivamente sulla base dell’offerta economica più vantaggiosa, in termini di rapporto qualità/prezzo, e non sulla base del minor prezzo.

L’Assemblea Lesgislativa in sostegno al Welfare 

In relazione al tema della logica del massimo ribasso nelle gare d’appalto, proprio l’Assemblea Legislativa della Regione Umbria sembra essere espressa in modo univoco. Tramite una mozione in materia di appalti nell’estate 2021 ed una proposta di legge nel novembre 2021 l’Assemblea ha cercato proprio incentivare il superamento della logica del massimo ribasso.

In particolare la proposta di legge ha l’obiettivo di garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e la qualità del lavoro dei servizi di welfare. “Oggi le centrali cooperative pongono alle istituzioni un tema rilevante – ha detto Andrea Fora, uno dei consiglieri regionali che ha presentato la proposta di legge – per i tanti anziani, disabili e persone con problemi psichiatrici o fragilità che vedono ridursi i propri diritti in funzione del fatto che le istituzioni non riescono a prendersi in carica il problema del Welfare. Nello specifico poi il tema degli appalti al massimo ribasso, sul quale siamo intervenuti con l’ultima proposta di legge, riguarda tutte le istituzioni a partire da quelle regionali”.

Martino Tosti.