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Turismo in Umbria, bene a luglio ma non benissimo

Written by on 06/09/2023

Turismo in Umbria, bene a luglio ma non benissimo

Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio, commenta i dati della Regione

06/09/2023

turismo in umbria

Turisti ad Assisi

Turismo in Umbria, a luglio bene ma non benissimo: è il commento del presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio, Simone Fittuccia,  su gli ultimi dati pubblicati dalla Regione Umbria relativi all’andamento del settore in questa estate 2023.

“Le stime confermano -spiega- le nostre osservazioni sul campo. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, la nostra regione ha, infatti, perso poco più di diecimila presenze (in particolare, c’è un meno 3,9 per cento delle presenze complessive dei turisti stranieri) mentre sono aumentati di oltre sette mila gli arrivi.

Sul calo delle presenze incide per un 2,6 per cento l’extralberghiero (che ha perso il 5,5 per cento degli stranieri), mentre il settore alberghiero ha segnato a luglio un più 1,3 per cento.

Va considerato, che questi dati si inseriscono in un trend comunque complessivamente molto positivo per tutti i primi sette mese del 2023, con un aumento degli arrivi rispetto al 2022 di oltre il  venti per cento e delle presenze del sedici per cento che arriva fino al 18,7 per cento per gli esercizi alberghieri.

Questo trend, che abbiamo osservato dall’inizio dell’anno, può aver creato aspettative molto alte anche per luglio, che. invece, ha subito un piccolo raffreddamento, e agosto, che dobbiamo ancora analizzare.

Dati utili per una riflessione sul turismo in Umbria

Sono emersi comunque molti elementi utili ad una riflessione ampia sul turismo in Umbria, che necessita, secondo noi, di una attenzione sempre molto alta per non perdere il terreno recuperato e per tenere il passo con una concorrenza nazionale ed internazionale sempre molto agguerrita.

Aspettiamo ora i dati ufficiali di agosto, ma l’estate turistica in Umbria non finisce qui. Anche settembre e ottobre per noi sono molto significativi e i segnali che stiamo raccogliendo sono incoraggianti”.

La conferma, viene anche dall’indagine periodica effettuata in questi giorni da Federalberghi Umbria su un campione significativo di imprese, un terzo delle quali prevede un andamento positivo per i prossimi mesi di settembre e ottobre. Tutti d’accordo sull’andamento positivo dei primi sette mesi dell’anno. Ad agosto, invece, l’occupazione media delle camere è risultata positiva solo per un terzo del campione, mentre per il sessanta per cento risulta diminuita rispetto allo scorso anno. Un terzo del campione, peraltro, non ha effettuato aumenti dei prezzi, nonostante gli aumenti consistenti di utenze, prodotti e servizi. Chi è stato costretto, si è mantenuto intorno ad un percentuale massima del dieci – quindici per cento.

Un settore da tenere sotto stretta osservazione

“Sappiamo bene -prosegue Fittuccia- che le scelte turistiche dei nostri connazionali nei mesi più caldi si spostano verso il mare o la montagna. Nel 2022 gli ultimi effetti del Covid, hanno straordinariamente favorito l’offerta del nostro territorio, ma quest’anno gli italiani si sono sentiti liberi anche di viaggiare all’estero, mentre a luglio non abbiamo certamente recuperato una fetta di turismo straniero.

Anche per questo motivo, siamo più che convinti che al di là delle ottime performance degli ultimi tempi, il turismo sia un settore da tenere sempre sotto stretta osservazione. Uno dei problemi è la permanenza media, che secondo la nostra indagine a luglio e agosto ha continuato ad essere intorno alle due notti.

Continuano ad essere indispensabili, quindi, nuovi prodotti e servizi turistici per invogliare i turisti a trattenersi più a lungo in Umbria e ancora molta promozione.

Fondamentale il ruolo dell’aeroporto, che sta macinando risultati eccellenti.

Rispetto a questa risorsa, ad esempio, abbiamo chiesto a Regione e Sase di analizzare nel dettaglio i dati relativi ai viaggiatori. Conoscere meglio la loro provenienza, destinazioni e aspettative può essere molto utile nel delineare le prossime strategie di sviluppo del turismo umbro”.


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