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Terni, il sindaco Di Girolamo conferma le dimissioni in Consiglio

Written by on 16/02/2018

Terni, il sindaco Di Girolamo conferma le dimissioni in Consiglio

16/02/2018

Il sindaco Leopoldo Di Girolamo in consiglio comunale

TERNI – Prova a guadagnare qualche ora il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo. La seduta del consiglio comunale in programma ieri, e nella quale il primo cittadino avrebbe dovuto dare comunicazioni sulle dimissioni annunciate lo scorso 30 gennaio, è stata rinviata a oggi pomeriggio per mancanza del numero legale. Una mossa studiata dal Partito Democratico per cercare di prendere tempo e trovare una soluzione, anche se la seduta del 16 febbraio alle 15 era già programmata. All’ordine del giorno il voto sul dissesto finanziario dell’ente e le comunicazioni del sindaco in merito alle dimissioni. La decisione è arrivata dopo una lunga riunione a cui hanno partecipato il sindaco con gli assessori e la maggioranza. In riunione sarebbe circolato un documento con le firme dei consiglieri disposti a sostenere il primo cittadino, praticamente una sorta di conta. Resta ancora tutto aperto: il primo cittadino potrebbe anche ritirare le dimissioni, una volta ricevuto il sostegno della maggioranza dei consiglieri.

Dimissioni  Il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo ha confermato le proprie dimissioni. Lo ha fatto intervenendo in apertura del Consiglio comunale venerdì 16. Di Girolamo aveva annunciato e formalizzato le dimissioni il 30 gennaio, con una lettera al presidente dell’ Assemblea cittadina, dopo che le sezioni unite della Corte dei conti hanno respinto il ricorso del Comune contro la bocciatura da parte della magistratura contabile dell’ Umbria del piano di riequilibrio finanziario dell’ ente.

Decisione “E’ una decisione molto sofferta – ha detto Di Girolamo in consiglio comunale -, come lo sarebbe per chiunque fosse stato chiamato dal libero voto dei cittadini a guidare e rappresentare la propria città. Forse lo è ancor più per chi, come me, ha sempre cercato di esprimersi, nella vita pubblica e in quella privata, seguendo l’ etica della responsabilità. Quella che porta a collocare il proprio interesse personale e politico solo all’ interno di quello più generale. Mi assumo la responsabilità della sconfitta”. “Quella di oggi è una sconfitta di cui mi assumo la responsabilità, senza inutili scaricabarile”, ha dichiarato ancora il sindaco. Sottolineando comunque che la maggioranza gli “avrebbe messo a disposizione i voti per andare avanti”. “Ho provato ad ascoltare quello che veniva dalla città sia in termini politici sia sociali – ha spiegato Di Girolamo -, ma nel percorso di questi ultimi giorni mi sono convinto che non ci siano le condizioni per seguire la strada del dissesto guidato, con un governo cittadino autorevole che accompagni politicamente l’azione di risanamento in carico ai futuri organismi straordinari di liquidazione. Per questo ho inteso confermare le mie dimissioni”.

Strumento Il sindaco, in un discorso di circa mezz’ ora, ha ringraziato la presidente della Regione Catiuscia Marini (che questa mattina aveva attraverso una nota invitato il sindaco a rivolgersi alla città per capire se continuare o meno nel suo mandato ndr) e la “mia maggioranza”. Parlando del piano di riequilibrio di bilancio bocciato dalla Corte dei conti, Di Girolamo ha spiegato di averlo “ritenuto lo strumento più idoneo” per recuperare il disavanzo e consegnare “alle prossime amministrazioni un bilancio stabilizzato”. Si è quindi detto “colpito della severità” con cui la Corte dei conti dell’ Umbria e quella nazionale lo hanno respinto”. “Ho ritenuto giusto comunicare qui le dimissioni – ha detto anche, in apertura del suo discorso – e non in interviste o conferenze stampa perché ritengo sia dovere di tutti, tanto più del sindaco, coltivare pienamente il rispetto dei luoghi delle istituzioni perché i governi, nel gioco democratico, possono e debbono cambiare ma le istituzioni restano e vanno oltre la contingenza”. Molto probabilmente, dopo la gestione commissariale, Terni tornerà al voto a maggio.

Consiglio Sabato pomeriggio non si è effettuato la seduta del consiglio comunale che doveva votare la delibera di dissesto. Una nuova seduta è convocata per lunedì alle 18.

 


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