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Inchiesta Terni, arresti revocati all'assessore Bucari, confermati al sindaco. Entro lunedì il ricorso al Riesame

Written by on 04/05/2017

Inchiesta Terni, arresti revocati all'assessore Bucari, confermati al sindaco. Entro lunedì il ricorso al Riesame

04/05/2017

TERNI – Giovedì sono in programma gli interrogatori di garanzia, davanti al gip Federico Bona Galvagno, del sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e l’assessore Stefano Bucari. Dopo essersi autosospesi dal Partito Democratico, Di Girolamo e Bucari oggi sosterranno la loro estraneità rispetto alle accuse di concorso in turbata libertà degli incanti e in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici nell’ambito delle inchieste su presunte irregolarità negli appalti concessi ad alcune cooperative sociali ternane. Intanto nei confronti dei due amministratori il prefetto Angela Pagliuca ha dato applicazione alla cosiddetta legge Severino sospendendoli dal loro incarico.
Revoca Intorno alle 13 è trapelata la notizia della revoca, a seguito dell’interrogatorio, degli arresti domiciliari all’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Bucari. La misura a quanto pare è stata commutata nella interdittiva temporanea all’esercizio della funzione assessoriale.
Conferma L’avvocato di Di Girolamo, Attilio Biancifiori, conferma invece la decisione del gip rispetto agli arresti domiciliari per il primo cittadino che vengono, appunto, confermati. Entro lunedì, annuncia, sarà presentato il ricorso al Tribunale del riesame.
Annullamento Inoltre è stato stabilito l’annullamento della misura interdittiva all’esercizio professionale per Sandro Corsi (presidente di Actl) e Carlo Andreucci (presidente di Alis).
Segreterie Pd La decisione dell’auto sospensione dal partito, secondo le segreterie regionali, provinciali e comunali del Pd, “qualifica la serietà e la correttezza degli uomini, prima che degli amministratori”. “Il sindaco è sereno, ma subisce come ingiusta questa misura, in quanto certo di aver sempre agito correttamente”, ha spiegato l’avvocato Attilio Biancifiori, legale di Di Girolamo.
Indagate 25 persone Secondo l’ordinanza con la quale sono stati disposti gli arresti, risultano indagate altre 25 persone, tra cui il vicesindaco Francesca Malafoglia e l’assessore Emilio Giacchetti, oltra a dirigenti e funzionari comunali. Il giudice ha sottolineato che gli indagati con le loro condotte illecite, hanno creato “un vero e proprio sistema ‘contra legem’ di tutti i contratti pubblici relativi al Comune di Terni, quantomeno negli ultimi cinque anni, in aperta e insanabile violazione delle normative nazionali ed europee, sapendo di agire nella certezza che tale sistema c’era, c’é e ci sarà e che nessuna indagine o sussulto di legalità potrà farlo venire meno o anche solo scalfirlo”. Sempre secondo il gip, le condotte contestate nell’indagine “non si sono arrestate” nemmeno in seguito agli accertamenti svolti dalla magistratura dopo il blitz del 17 novembre scorso in Comune. Tanto che – aggiunge sempre il giudice giustificando la misura cautelare – “vi è la concreta e probabile esistenza di ulteriori occasioni favorevoli alla commissione di nuovi reati della stessa specie”.    
Vicesindaco Malafoglia E mercoledì, a conclusione del dibattito in consiglio comunale circa i 3 atti di indirizzo di richiesta di dimissioni di sindaco e giunta presentati dall’opposizione, è intervenuta anche la vicesindaco Malafoglia. “Con riferimento alle vicende giudiziarie in corso  e senza entrare nel merito di esse, in qualità di vicesindaco, per dovere istituzionale e come previsto dalla legge, mi accingo a dare la disponibilità ad effettuare le attività operative per consentire l’erogazione dei servizi e il funzionamento della macchina amministrativa”. Francesca Malafoglia ha specificato che il suo ruolo sarà limitato all’esito degli sviluppi giudiziari e che opererà “in stretto contatto con il consiglio comunale”. “Comprendo l’amarezza e il disorientamento – ha detto il vicesindaco – ma ribadisco la mia personale convinzione che ci saranno tutte le condizioni per chiarire la legittimità del comportamento del sindaco e dell’assessore Bucari”. Il vicesindaco ha detto di comprendere la posizione delle opposizioni “ma chiedo solo il rispetto delle situazioni personali e del principio d’innocenza”.
(Servizio in aggiornamento)


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