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Sanità, la Regione adesso rassicura: “Riconversioni e non chiusure”

Written by on 20/10/2022

Sanità, la Regione adesso rassicura: “Riconversioni e non chiusure”

Coletto: "Privatizzazione della sanità? Informazioni false". Annunciato l'arrivo dell'elisoccorso in Umbria

20/10/2022

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Annunciato l'arrivo dell'elisoccorso in Umbria

Un momento per fare il punto sulla situazione della sanità in Umbria: è stato questo l’appuntamento di mercoledì mattina, nella sede della giunta regionale di Palazzo Donini, dove la presidente della Regione, Donatella Tesei, l’assessore alla sanità, Luca Coletto, il direttore regionale Massimo D’Angelo, insieme all’amministratore unico di Punto Zero, Giancarlo Bizzarri e il coordinatore della cabina di regia governance farmaceutica, Fausto Bartolini, hanno fatto il punto sulla ricaduta – in termini di risultato – dell’attuazione del Piano Regionale delle liste di attesa, la governance della spesa farmaceutica e più ad ampio raggio la governance del sistema sanitario a partire da alcuni aspetti specifici, come il personale e gli investimenti.

“Riconversioni e non chiusure”: i dati

“Riconversioni e non chiusure. Appropriatezza e non tagli. Prima in Italia per personale assunto”: così la Regione Umbria ha voluto sottolineare alcuni aspetti che riguardano il nuovo piano di riorganizzazione della sanità regionale. Nel corso della conferenza stampa, relativamente al Piano regionale delle liste di attesa per il triennio 2022-2025, l’analisi presentata dalla Regione mette in evidenza “una rilevante diminuzione dei Pdt (percorsi di tutela) per tutte le prestazioni”. Nei mesi scorsi erano 30mila-35mila ogni mese (marzo-giugno) mentre in luglio e settembre scendono a circa 14.000, con una riduzione di oltre il 60%. Inoltre, dal report presentato, si evince un aumento di 30 punti percentuali delle prestazioni inserite nei Pdt che rispettano i Rao (le priorità cliniche) e una riduzione di circa l’80% dei giorni medi di attesa per le prestazioni inserite nei Pdt che non li rispettano. La prossima apertura delle agende in overbooking e la messa a disposizione delle agende a CUP regionale, secondo quanto annunciato, “aumenterà, a partire da metà ottobre, questo risultato”. “Sono dati che fotografano una situazione reale e numerica come passo in avanti fatto per risolvere questa annosa problematica” ha commentato la presidente Tesei. “Per le riforme di questo tipo ci vuole tempo e non si fanno in un mese” ha affermato l’assessore Coletto. “Andava centralizzata la procedura – ha aggiunto – e messa in pista un’operatività di erogazione nelle aziende ospedaliere”. Affrontando poi il tema della governance della spesa farmaceutica nel corso della conferenza è stato evidenziato che “le criticità sono state rilevate da anni dalla Corte dei conti nonché dal Ministero dell’Economia e Finanze”. Con i rapporti Aifa in mano, il Coordinatore della cabina di regia governance farmaceutica Bartolini ha ricordato che l’Umbria “è quella che spende di più in farmaci e che prescrive quelli più costosi, anche rispetto ad altre regioni con la stesso tipo di popolazione”. “Il medico – ha proseguito – deve essere quindi più oculato perché c’è ampia scelta. Grazie ad azioni partite già dalla fine 2021, già ora curiamo più pazienti e spendiamo meno”. Anche per la presidente Tesei quindi “c’è margine per allinearsi alla media nazionale, anche se da anni la spesa farmaceutica sfora i conti dettati dalle norme nazionali, cosa che ci dicono gli organi di controllo e di indirizzo”. “Occorrono prescrizioni giuste senza esagerare” ha sottolineato. “Lasciando da parte le critiche – ha detto inoltre Coletto – non abbiamo fatto altro che seguire le indicazioni dell’Aifa e la normativa e con questo abbiamo chiesto ai medici di tenere conto dell’appropriatezza”. Relativamente alle politiche del personale, l’assessore ha mostrato un report Agenas e quindi, con “dati superpartes”, secondo i quali l’Umbria “è prima regione a pari merito con Toscana per i medici assunti e prima in assoluto invece per infermieri”. “Veniamo invece messi all’indice perché non assumiamo” ha commentato ancora Coletto. Per l’ospedale Narni-Amelia e l’ospedale di Terni, è stato inoltre ricordato che nei Piani triennali di investimento di Inail sono stati approvati, con un Dpcm del 14 settembre, due ulteriori interventi urgenti di elevata utilità sociale per l’edilizia sanitaria, per un totale di 184 milioni di euro: la realizzazione del nuovo blocco funzionale Ospedale di Terni (100 milioni) e dell’Ospedale di Narni-Amelia (84 milioni). “Novità importanti”, come sono state definite dalla presidente Tesei, la quale ha parlato di “una strada virtuosa scelta per finanziare un presidio funzionale al territorio ternano che è l’ospedale Narni-Amelia”. “Questo consente anche di spostare fondi per rinnovare l’ospedale di Terni, tra i più vecchi dell’area regionale” ha proseguito. Tra le altre questioni toccate, la riorganizzazione delle aziende ospedaliere universitarie di Perugia e Terni e il terzo polo ospedaliero regionale Foligno-Spoleto. “Non chiuderemo nulla ma riconvertiremo – ha spiegato Coletto – per rendere tutto più efficiente senza toccare i diritti della popolazione specialmente in un momento difficile come questo. È una riorganizzazione dove non c’è peggioramento dell’assistenza ma anzi questa viene specializzata dando identità agli ospedali indicando chi fa cosa e dove”. Tesei ha infine annunciato che dalla prossima settimana inizieranno alcuni incontri con sindaci e territori per discutere del piano di efficientamento, razionalizzazione e rilancio del sistema sanitario regionale, “sempre con l’obiettivo di dare risposte ai cittadini”.

Coletto: “Privatizzazione della sanità? Informazioni false”

“La sanità umbra da troppo tempo aveva bisogno di interventi di questo tipo e anche se lavorare con il Covid dentro gli ospedali non è facile i primi dati ci dimostrano che la strada è giusta con i risultati veri e propri che si vedranno già dal prossimo anno”, ha aggiunto la presidente  Tesei, “che stiamo portando avanti con grande energia”. Senza fare espliciti riferimenti – ma viene subito in mente la manifestazione organizzata da Cgil e Uil dell’Umbria per sabato 22 ottobre dal titolo ‘Vogliamo la sanità pubblica’ di cui hanno parlato i segretari regionali Vincenzo Sgalla e Maurizio Molinari nel corso della trasmissione Xl News di Umbria Radio –, l’assessore Coletto ha detto: “Si sente dire continuamente che questa amministrazione sta privatizzando la sanità ma sfido chi mette in giro informazioni false a trovare un solo atto dove si è fatto qualcosa che va verso il privato. Diversamente, sarà il caso che si smetta di fare dichiarazioni di questo tipo perché non fanno bene a nessuno specialmente a cittadini e pazienti”.

Elisoccorso, dall’anno prossimo l’Umbria ne avrà uno tutto suo

Dal prossimo anno l’Umbria gestirà direttamente il proprio elisoccorso senza condividerlo più con le Marche. E questo accadrà già dall’inizio del 2023, come ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto. “Per l’affidamento del servizio stiamo lavorando al bando che partirà a breve” ha quindi spiegato la governatrice. La Regione, ha ricordato Coletto, ora paga un fisso di 1,2 milioni di euro all’anno alle Marche per gestire il servizio. La base dell’elisoccorso – è stato poi spiegato – sarà a Foligno con l’autorizzazione dell’Enac già pronta. Con questo servizio “cambieranno le impostazioni di tutto il settore emergenza-urgenza” ha infine annunciato l’assessore.


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