
Regione, ok al regolamento per il funzionamento del Registro tumori
Written by pierpaoloburattini on 02/09/2021
Regione, ok al regolamento per il funzionamento del Registro tumori
Parere favorevole all'unanimità della terza Commissione del consiglio regionale
02/09/2021

L'aula del consiglio regionale
La terza Commissione del consiglio regionale ha espresso all’unanimità parere favorevole al regolamento per il funzionamento del Registro tumori della Regione, che disciplina le specifiche finalità perseguite, la tipologia dei dati sensibili trattati e le operazioni eseguibili, i soggetti che possono trattare i dati, nonché le misure per la loro sicurezza.
Dati personali
Titolare dei dati personali anagrafici e sanitari dei casi di tumore che insorgono nei residenti nel territorio è la Regione Umbria, Direzione regionale Salute e welfare, presso cui è istituito il Registro – spiega Palazzo Cesaroni -, realizzato ai fini di studio e ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico, nonché di elaborazione delle informazioni epidemiologiche e statistiche a supporto delle attività di programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria.
Produrre misure
Il Registro tumori è finalizzato a produrre misure dell’incidenza, mortalità, sopravvivenza e prevalenza dei tumori; descrivere il rischio della malattia per sede e per tipo di tumore, età, genere e ogni altra variabile di interesse per la ricerca scientifica; svolgere studi epidemiologici sugli andamenti temporali e la distribuzione territoriale dei casi, sui fattori di rischio dei tumori, sugli esiti degli interventi di diagnosi precoce, delle terapie e dei percorsi diagnostico-terapeutici, anche in collaborazione con altri enti e strutture regionali, nazionali e internazionali di ricerca scientifica in campo epidemiologico; produrre dati anonimi e aggregati per la programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria, inerente gli interventi di prevenzione primaria e secondaria rivolti alle persone ed all’ambiente di vita e lavoro, nonché dell’efficacia dei programmi di screening; monitorare e valutare i dati relativi all’appropriatezza e qualità dei servizi diagnostici terapeutici, alla sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro.