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Primo Maggio 2021 in Umbria : il lavoro come diritto

Written by on 01/05/2021

Primo Maggio 2021 in Umbria : il lavoro come diritto

I messaggi dei presidenti della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e di Anci Umbria

01/05/2021

Primo Maggio 2021 in Umbria

Primo Maggio 2021 in Umbria : il lavoro come diritto

“Il Diritto al lavoro, il diritto a poter svolgere, in sicurezza, il proprio compito nella società è uno dei capisaldi della nostra civiltà. Oggi, come accade dalla fine dell’800, siamo a celebrare il lavoro, che garantisce autonomia e libertà all’uomo, ed ai lavoratori che attraverso il loro impegno sono autori del raggiungimento del progresso materiale o spirituale della società, come recita la Costituzione italiana”.

È quanto afferma la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, in occasione del Primo Maggio.

“Un diritto che non sempre trova risposta e che nel corso della storia -aggiunge la governatrice- è stato messo più volte a repentaglio, così come accade in questo lungo e complesso periodo di crisi. L’augurio di una buona Festa del lavoro va dunque a tutti coloro che con sacrifici continuano a svolgere la propria attività e a coloro che oggi sono nell’impossibilità di farlo con l’auspicio che, grazie anche al convinto impegno e al contributo da parte di questa Istituzione, vi siano le condizioni affinché il diritto al lavoro sia garantito a tutti. Buon Primo maggio a tutti voi”.

Primo Maggio all’insegna della sobrietà per il presidente della Provincia di Perugia

“Un Primo Maggio all’insegna della prudenza e della sobrietà quando proprio il tema del lavoro è in primo piano per le pesanti ripercussioni che l’epidemia ha comportato e comporta. Proprio per questo non bisogna lasciare che questa giornata cada nel vuoto”.

Lo afferma il presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta.

“Le difficoltà economiche – prosegue – soprattutto legate alle categorie più colpite dal lockdown, sono sotto gli occhi di tutti. Esprimere vicinanza non basta, occorrono azioni concrete e urgenti per recuperare il terreno perduto e riprendere il cammino dello sviluppo e del benessere della collettività.

Credere nella ripresa – aggiunge, fra l’altro – e affrontare con ottimismo il futuro sarà determinante perché il nostro Paese possa uscire dalle difficoltà che esistevano già da anni e che il Covid 19 ha semplicemente accentuato e accelerato. Da parte delle istituzioni a tutti i livelli dovrà essere fatto uno sforzo in più: facilitare al massimo l’accesso ai benefici previsti dal Recovery Fund e per questo la pubblica amministrazione dovrà essere modernizzata in tempi brevissimi e implementata dall’accesso di nuove professionalità al passo con i tempi e in specifiche branche. Anche in questa direzione si vedono segnali positivi da parte del Governo.

La provincia di Perugia con le sue peculiarità, i suoi borghi, l’alto livello della qualità della vita dovrà saper cogliere questo momento irripetibile e tornare ad essere quel laboratorio di idee e di progetti – conclude il presidente Bacchetta- che affondando le radici nella tradizione sappiano guardare al futuro e alla modernità”.

“Restituire dignità ai lavoratori e al lavoro” primario obiettivo per Anci Umbria

Il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento, tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva, non giovi a un nobile scopo: lo ha detto uno dei più grandi imprenditori italiani, Adriano Olivetti. Disse anche che la disoccupazione è la malattia mortale della società moderna“.

Apre così, il messaggio per la Festa del Lavoro, il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini.

“L’Italia -ricorda- sta attraversando una delle sue crisi più profonde, crisi di salute da cui ci stiamo curando con il vaccino, di occupazione, soprattutto giovanile e femminile, oltre che di valori.

Rispetto a febbraio 2020, dati Istat alla mano, risulta che gli occupati siano circa 900mila in meno e il tasso di occupazione sia più basso di 2 punti percentuali. Un piccolo spiraglio deriva dal mese di marzo 2021, in cui si assiste a una crescita dell’occupazione (+0,2%, pari a +34mila unità) ma che coinvolge gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni che, invece, diminuiscono, così come le donne e i dipendenti permanenti.

Dati che evidenziano il dramma del lavoro nel nostro Paese. Se con il vaccino c’è stata una accelerazione nel contrasto al virus, ora è tempo di imprimere un cambio di passo, non solo in termini numerici, ma anche si sicurezza, nel mondo del lavoro.

Il Recovery Fund, unitamente alle altre misure che l’Unione Europea ha predisposto, sono una risposta incisiva e determinante che non possiamo permetterci di perdere. Dobbiamo dare risposte, speranza e futuro ai nostri giovani, alle donne, pilastro delle nostre società, a quanti il lavoro non ce l’hanno e intercettare quella parte di inattivi.

Noi Sindaci -conclude il presidente Toniaccini- continueremo a fare la nostra parte, a progettare nuova cultura, sviluppo sostenibile e coesione sociale. A tutti i cittadini, Buon Primo Maggio !”


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