PERUGIA- Ventuno proposte per sessantasei rappresentazioni con più di cento artisti : così si presenta il cartellone della nuova Stagione di Prosa al Teatro Morlacchi di Perugia, organizzata dallo Stabile dell’Umbria. Un’edizione nel segno della ripartenza, dopo il forzato stop dovuto all’emergenza sanitaria Covid 19, che vedrà protagonisti dalla metà di settembre ai primi di aprile importanti nomi della scena teatrale italiana. Da Vinicio Marchioni, Sonia Bergamasco, Alessio Boni. Filippo Timi, Alessandro Gassmann, Antonio Rezza fino a Ferzan Ozpetek.

Senza dimenticare, naturalmente, le produzioni del TSU (La tragedia è finita, Platonov di Liv Ferracchiati; La città morta di Gabriele D’Annunzio e La signorina Giulia, di August Strindberg (entrambe nell’adattamento e regia di Leonardo Lidi; Raffaello il figlio del vento, di Mathias Martelli; Chi ha paura di Virginia Woolf di Edward Albee, nella traduzione di Monica Capuani, per la regia di Antonio Latella). Come anche il nuovo appuntamento La danza del giovedì : sei proposte mensili, tra spettacoli ed incontri, dedicate alle nuove forme di linguaggio dell’arte coreutica, in cui sul palco del Teatro Morlacchi si alterneranno le proposte di Alessandro Scirarroni, Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi, Virgilio Sieni, Cristina Rizzo, Claudia Castellucci.

“Poter riparlare di teatro è importante così come riportare il pubblico a stupirsi -spiega il direttore del Teatro Stabile dell’Umbria, Nino Marino- Ce ne sarà, davvero per tutti i gusti con una particolare attenzione alla nuova generazione; un percorso, anche quest’anno, tra tradizione ed innovazione”.

A fare da anteprima alla Stagione 2021-2022, il 13 e 14 settembre, Dall’inferno all’infinito di e con Monica Guerritore : un percorso emozionante, attraverso le parole di Dante e di altri grandi autori come Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini e Patrizia Valduga, in occasione delle celebrazioni del VII Centenario della morte del Sommo Poeta; evento, che coinciderà anche con la presentazione dei lavori di restauro del Teatro Morlacchi.