Repressione “Tale mappatura – sottolinea la giunta – metterà a disposizione di magistratura e forze dell’ordine un formidabile e capillare strumento di indagine, sia per ciò che riguarda l’attività di prevenzione che di repressione dei fatti criminosi; sotto quest’ultimo profilo, in particolare, sarà possibile sapere in tempo reale quali impianti di videosorveglianza sono presenti nell’area in cui si è verificato un reato e sarà, quindi, possibile acquisire subito le immagini relative, evitando la loro cancellazione che, di norma, avviene nelle successive 24 ore”.
Nuovi articoli Con l’atto approvato giovedì (su proposta dell’assessore Francesco Calabrese) viene modificato il regolamento di polizia urbana attraverso l’aggiunta di due nuovi articoli, il 30 e il 31. Il primo stabilisce l’obbligo per tutti i titolari degli impianti di comunicare a Palazzo dei Priori (entro due mesi dall’installazione) dati – visibili solo alle forze dell’ordine – come l’ubicazione dell’impianto e quelli che riguardano il titolare; il tutto online attraverso un’apposita sezione del sito del Comune. L’articolo 31 riguarda invece il trattamento dei dati, che saranno nella esclusiva disponibilità di magistratura e forze dell’ordine, le quali potranno quindi in modo rapido sapere se nell’area dove è stato commesso un crimine ci sono delle telecamere e acquisire le immagini, che di solito vengono cancellate dopo 24 ore.
L’assessore “L’iniziativa – ha spiegato l’assessore Francesco Calabrese presentando l’atto – ha l’obiettivo di dar corso a quanto previsto nella linea programmatica n. 4 di mandato del sindaco -“Benvenuti nella Perugia sicura e serena” – ove si proponeva il rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza cittadina, sia dal punto di vista della diffusione degli impianti, sia tramite il censimento degli stessi, sia, infine, tramite un ausilio alle attività di indagine di magistratura e forze dell’ordine”.