Perugia, manifestazione dei Sindaci per la riapertura di tutti gli uffici postali
Written by enricotribbioli on 23/06/2021
Perugia, manifestazione dei Sindaci per la riapertura di tutti gli uffici postali
Mobitazione di Anci Umbria per chiedere un cambio di passo immediato da parte di Poste italiane
23/06/2021
PERUGIA- Auspicano un cambio di passo immediato da parte di Poste italiane e chiedono con forza la riapertura a pieno regime degli uffici postali di tutti i comuni umbri e il prolungamento degli orari per evitare le lunghe code, con particolare attenzione ai territori marginali e alle aree interne, i sindaci umbri che in piazza Matteotti, a Perugia, hanno dato vita a una mobilitazione promossa dall’Anci regionale. Una trentina quelli presenti, con fascia tricolore indossata.
“Dopo un anno e mezzo di pandemia ci troviamo oggi uffici postali con orari ridotti e file fuori dalle sedi e tutto questo è inaccettabile” ha detto il presidente di Anci Umbria e sindaco di Deruta, Michele Toniaccini- Con questo presidio partecipato dalla gran parte dei sindaci umbri, vogliamo dare voce soprattutto ai nostri cittadini, che lamentano la chiusura degli uffici postali e hanno rilevato criticità e disagi. E a proposito delle lunghe file che si creano fuori dalle sedi il nostro obiettivo è tutelare anche la salute delle persone. Anci Umbria ha, quindi, ritenuto opportuno intraprendere questa azione corale”.
Siamo uniti, hanno ribadito i sindaci, perché riteniamo che Poste italiane sia un servizio essenziale e come tale deve essere erogato e garantito in tutti i territori. Servizi che ad oggi non hanno ripreso la piena operatività nei vari comuni e in altri addirittura sono completamente chiusi.
Tra i comuni umbri più penalizzati, è stato spiegato, ci sono quelli dove c’è alta concentrazione di popolazione anziana o dove ci sono scarsi collegamenti internet e di trasporti.
“A maggior ragione dobbiamo tutelare anche queste comunità -ha aggiunto il coordinatore dei piccoli comuni di Anci Umbria Federico Gori, sindaco di Montecchio- Sono le aree interne che necessitano di maggiore attenzione, per mantenere vivo quello che in alcuni casi è uno dei pochi servizi rimasti attivi”.