
Protesta dei sindaci contro la chiusura delle filiali di banca
Written by enricotribbioli on 22/05/2021
Protesta dei sindaci contro la chiusura delle filiali di banca
Manifestazione a Castel Ritaldi promossa dal primo cittadino Elisa Sabbatini, cui ha aderito Anci Umbria
22/05/2021

La protesta dei sindaci contro la chiusura delle filiali di banca
CASTEL RITALDI- Tutta l’Umbria unita contro la chiusura delle filiali di banca. E’ quanto accaduto nella mattina di sabato 22 maggio, a Castel Ritaldi dove, alla protesta promossa dal sindaco, Elisa Sabbatini, contro la chiusura della locale filiale della Banca Desio, c’era anche Anci Umbria.
Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini ha preso parte, insieme ad altri sindaci umbri, al presidio, promosso dal sindaco Sabbatini, alle 11.30 in Piazza Partigiani, nella Frazione de La Bruna. E’ intervenuto anche il il senatore Luca Briziarelli, il consigliere regionale Valerio Mancini, una rappresentanza del sindacato bancario della Fabi e tanti cittadini.
“Quando chiude, in un comune, un servizio, essenziale o pubblico che sia -afferma il presidente Toniaccini- è una perdita per l’intera regione. La protesta si svolge a Castel Ritaldi, ma il problema delle chiusure, della desertificazione delle banche è drammaticamente diffusa, non solo in Umbria, ma in tutta Italia. Si stanno perdendo di vista i veri capisaldi delle nostre comunità che sono fatte di persone e servizi. La presenza di filiali bancarie è un servizio imprescindibile per il cittadino. La loro chiusura rappresenta un depauperamento intollerabile dei territori.
Ciò è ancora più grave, perché la chiusura avviene soprattutto, ma non solo, in piccoli comuni, con una popolazione per lo più anziana, con collegamenti internet e di trasporto pubblico scarsi. In primo piano, c’è una questione di chiusura di servizi, ma non possiamo dimenticare che c’è anche una questione di posti di lavoro e, in un periodo così difficile, sotto tanti punti di vista, questo tipo di operazioni sono ancora più gravi. E, non da ultimo, c’è una questione sociale sui territori che va ben oltre qualunque tipo di logica e di politica si scelga di attuare”.
Una battaglia, che il sindaco di Castel Ritaldi, Elisa Sabbatini, sta portando avanti da mesi.
“Ho cercato con i vertici della banca -spiega- un dialogo e una risoluzione positiva per i nostri cittadini, per la nostra città e per quelle limitrofe, che non è arrivata. Ho promosso una raccolta firme contro la chiusura che è proseguita anche questa mattina. Le firme raccolte tra lo scorso lunedì mattina e questa mattina sono oltre quattrocento.
Mi sono appellata al buon senso di chi governa le banche, perché questo serve: il buon senso di non lasciare intere comunità isolate, piegate, private di quel minimo di servizi che contribuiscono a renderle competitive e attrattive, e che, insieme ad altri servizi, arrestano lo spopolamento.
I piccoli comuni, che sono la maggioranza nel nostro paese, concorrono, con dignità e operosità, al prodotto interno lordo e sebbene siano piccoli per dimensioni, sono grandi per le potenzialità che possiedono ed esprimono. Essere piccoli non significa essere da meno delle grandi città, né avere meno diritti. Veniamo penalizzati ingiustamente e con questa protesta, unitamente alla raccolta firma, vogliamo riaffermare i nostri diritti”.