PERUGIA – Conferenza stampa per il presidente del Perugia Calcio Massimiliano Santopadre. Ecco le sue dichiarazioni, raccolte da Umbria Radio:
«Abbiamo fatto qualcosa di buono se non altro per le casse societarie. Spiego la nostra idea iniziale di mercato: avevamo, fino alle partite di Latina e Salerno e prima degli infortuni, l’idea che questa squadra si fosse comportata benissimo e quindi di poter continuare il campionato con i 14-15 titolari che avevano giocato di più. Accanto a loro c’erano 9-10 elementi che non ci avevano convinto e su quelli poter fare mercato. In corsa sono successe altre cose, delle cessioni che per una società come il Perugia sono irrinunciabili. Fatto tutto questo, ora potrebbe sembrare una rivoluzione ma non è così.
I soldi di Mancini sono stato già reinvestiti su Terrani, Forte (in quanto è un prestito oneroso) e Mustacchio. I soldi di Zebli, che non sono quelli che ho sentito, saranno pagati in 4 trance e saranno reinvestiti a giugno, programmando il mercato e non facendoci così spennare. Riguardo la plusvalenza di Zebli non è neanche scontato che vengano tutti investiti nella parte calcistica: devo investire nel settore giovanile, nella sede, nel convitto dei giovani, nelle strutture che fanno parte del Perugia. Si vince anche con le strutture. Ovviamente faremo la nostra squadra in estate mettendo a termine di nostri colpetti, come vengono chiamati».
Mercato senza botto finale? L’ultimo giorno di mercato non è arrivato nulla perché avevano già fatto tutto. Siamo stati a Milano per non perdere eventuali occasioni ma senza avere particolari necessità. Se non si chiude un affare l’ultimo giorno sembra che sono si sia fatto nulla ma non è così.
Bianchi? Evidentemente non abbiamo avuto grande feeling con giocatori esperti, ma non dobbiamo trovare un capro espiatorio per Bianchi.
Obiettivi? La mia natura è crederci sempre e comunque, per cui io aspiro fortemente alla serie A. La difficoltà nel raggiungerla la conosco benissimo. Se non dovessimo riuscire ci riproveremo, ricominciando il prossimo anno. La mia squadra è sempre la più forte, i miei giocatori e il mio allenatore pure. Se poi le cose non vanno per come io pensavo dovesse andare si cambierà. Rispetto a noi 2 squadre si sono mosse meglio forse Bari e Frosinone. Poi credo che ci siamo noi. Vedremo quali saranno le riposte del campo. Non penso che abbiamo un problema numerico. Gnahore è un ottimo acquisto che da fisicità al nostro centrocampo. Eventualmente può essere impiegato anche Fazzi. In difesa abbiamo preso un giovane, Dossena è tra i più promettenti e speriamo che l’Atalanta ce lo lasci. Abbiamo messo l’allenatore nelle condizioni di lottare per il posto play off con le unghie e con i denti.
La lista? Nei 18 non rientrerà Alhassan».