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Oscar dell’imprenditorialità assegnati ai comuni umbri

Written by on 13/05/2023

Oscar dell’imprenditorialità assegnati ai comuni umbri

Secondo la Camera di commercio dell'Umbria la nostra regione ha una propensione tra le più alte

13/05/2023

imprese

L'interno di una azienda tessile

Vanno a Todi (per i comuni sopra i diecimila abitanti), Gualdo Cattaneo (tra cinquemila e diecimila residenti) e Lisciano Niccone (fino a cinquemila abitanti) gli Oscar dell’imprenditorialità in Umbria, essendo nella rispettiva categoria i comuni che presentano il maggior numero di imprese ogni cento abitanti.

Lo ha annunciato la Camera di commercio dell’Umbria, sottolineando che la regione ha una propensione all’imprenditorialità tra le più alte d’Italia: è la quinta per densità rispetto agli abitanti e la terza per densità di società di capitale. Queste ultime, sono il 19,7% delle imprese, molto più del 14,8% del dato nazionale.

Per il presidente dell’Ente camerale regionale, Giorgio Mencaroni, questo lavoro dell’ufficio comunicazione e stampa dell’ente camerale permette di avere una mappa della vocazione all’imprenditorialità di ogni sistema locale e di ogni comune dell’Umbria.

“Certamente va integrato -ha aggiunto- tenendo conto della qualità del tessuto imprenditoriale esistente in ogni realtà, ma di per sé rappresenta bene il potenziale imprenditoriale generale della regione e di ciascun sistema locale, la base su cui lavorare per renderla sempre più competitiva.

Un’indagine opportuna che approfondisce quella, presentata poco tempo fa, dalla quale è emerso bene come l’Umbria presenti una propensione all’imprenditorialità tra le più alte d’Italia, essendo la quinta regione per densità imprenditoriale rispetto agli abitanti e la terza per densità di società di capitale (queste ultime in Umbria, sono il 19,7% delle imprese, molto più del 14,8% del dato nazionale).

Un tessuto imprenditoriale robusto, e particolarmente robusto in certe realtà come emerge dai dati dell’indagine, che presenta una tensione verso forme di organizzazione aziendale più strutturate, quindi più innovative. E ripeto che è fondamentale, per l’oggi e per il domani della regione, che queste tendenze siano non solo monitorate, ma anche supportate e incentivate in tutti i modi.

Su questo l’impegno della Camera di commercio è massimo, con numerose iniziative su formazione, transizione digitale ed ecologica, incentivazioni. Il tutto in stretta collaborazione con le altre Istituzioni regionali. Perché questa grande partita per far recuperare all’Umbria il terreno perduto si vince se è di tutti. Se, al contrario, sarà di pochi, i risultati saranno invece solo parziali e, comunque, insufficienti.

L’obiettivo è ben chiaro: fare dell’Umbria la regione migliore dove poter vivere, fare impresa e più in generale lavorare. Diamoci da fare”.

I dati dell’Oscar dell’imprenditorialità in Umbria

A livello di province, secondo quanto riferisce ancora la Camera di commercio,  quella di Perugia ha un tasso di imprenditorialità (11,3 imprese ogni cento abitanti) superiore a quella di Terni (10,2 aziende ogni cento abitanti), mentre il dato medio regionale è di undici imprese per cento residenti.

Per quanto riguarda i due capoluoghi di provincia, Perugia (undici aziende per cento abitanti) è davanti a Terni (10,1). Il quadro emerge dai dati della Camera di Commercio dell’Umbria sulle imprese registrate nei comuni della regione e dai dati Istat sulla popolazione residente nei municipi umbri.

Entrambi si riferiscono al 31 dicembre 2022.

Viene ricordato che l’Umbria ha una propensione all’imprenditorialità tra le più alte d’Italia: è la quinta regione per densità imprenditoriale rispetto agli abitanti e la terza per densità di società di capitale. Queste ultime in Umbria sono il 19,7% delle imprese, molto più del 14,8% del dato nazionale.

Il tasso nei comuni umbri sopra i diecimila abitanti

L’Oscar dell’imprenditorialità tra i comuni umbri sopra i diecimila abitanti spetta a Todi, dove esistono 14,5 imprese ogni cento residenti. Al secondo posto Castiglione del Lago (12,4 imprese ogni cento abitanti), al terzo Bastia Umbra (12,3). La top five di questa categoria si completa con Orvieto (12,1) e Assisi (11,8). In coda, tra i comuni con più di diecimila abitanti presentano i valori più bassi del tasso di imprenditorialità, sempre tra i municipi umbri con più di diecimila abitanti, San Giustino (8,2 imprese ogni cento abitanti), Amelia (9), Narni (9,8), Magione (9,8) e Terni (10,1).

Nella fascia tra cinquemila e diecimila abitanti in Umbria l’Oscar dell’imprenditorialità va a Gualdo Cattaneo con quindici imprese ogni cento abitanti, seguito da Montefalco (14,8) e Panicale (12,3). Alle loro spalle, a completare la top five, Trevi (12), Deruta (11,6) e Nocera Umbra (11,4).

Il tasso nei comuni umbri fino a cinquemila abitanti

Nella categoria dei comuni più piccoli della regione, sotto i cinquemila abitanti, l’Oscar dell’imprenditorialità spetta a Lisciano Niccone (18,1 abitanti ogni cento aziende), seguito da Norcia (17,6), Poggiodomo (17,2), Sant’Anatolia di Narco (15,6) e Massa Martana (15). Secondo la Camera di commercio, ovviamente, va considerato che, nei comuni più piccoli, basta la nascita o la scomparsa di poche imprese a determinare sbalzi molto forti del tasso di imprenditorialità, per cui la graduatoria è molto meno stabile rispetto ai municipi con una consistenza ben maggiore di residenti. Al di là delle fasce di municipi per abitanti, è ritenuto interessante anche andare a vedere il fondo della classifica generale regionale del tasso di imprenditorialità, sempre tenendo presente che per i comuni piccoli il dato può variare rapidamente alla nascita o alla chiusura di un pugno di aziende. Viene, quindi, fatto notare che, tra i dieci comuni dell’Umbria a minore vocazione imprenditoriale, ci sono anche due realtà con oltre i diecimila abitanti (San Giustino e Amelia), mentre gli altri otto sono tutti municipi con meno di cinquemila abitanti. La graduatoria vede fanalino di coda Porano (6,8); subito sopra ci sono San Gemini (7,6), San Giustino (8,2), Allerona (8,3), Attigliano (8,3), Montegabbione (8,6), Giove (8,7), Stroncone (8,9), Amelia (9,0) e Sigillo (9,1).


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