La violinista tedesca Antje Weithaas ospite della Stagione di concerti degli Amici della Musica di Perugia. Una delle interpreti più richieste del concertismo contemporaneo, in Trio  assieme a Marie Elisabeth Hecker al violoncello e Martin Helmchen al pianoforte, è la protagonista dell’appuntamento in programma sabato 20 novembre alle 19 alla Basilica di San Pietro.

Nel corso del concerto, in programma musiche di Franz Schubert (Trio in si bemolle maggiore op. 99 D. 898), Robert Schumann (Fantasiestücke op. 88 per pianoforte, violino e violoncello) e Dmitri Shostakovich (Trio n. 2 in mi minore op. 67).

Antje Weithaas, è un interprete nota per il suo carisma e la sua presenza sul palcoscenico che affascinano capace di valorizzare ogni dettaglio con una irresistibile intelligenza e sapienza tecnica. Un’artista con un repertorio amplissimo che spazia dal Seicento ai giorni nostri, con il quale si è esibita come solista con le più celebri orchestre tedesche e internazionali, dalla Los Angeles Philharmonic alla BBC Symphony, collaborando con illustri direttori del calibro di Vladimir Ashkenazy e Sir Neville Marriner. Ha iniziato lo studio del violino a quattro anni, perfezionandosi, poi, dopo il diploma con Werner Scholz. Vincitrice di numerosi prestigiosi Concorsi, è dal 2004 docente presso la Hochschule für Musik Hanns Eisler di Berlino.

Nel concerto di sabato 20 novembre presso la Basilica di San Pietro a Perugia, come dicevamo, la violinista tedesca sarà affiancata dalla violoncellista Marie Elisabeth Hecker, protagonista nel 2005 di uno straordinario exploit al Concorso Rostropovich (fu la prima concorrente a vedersi assegnare il primo premio e due premi speciali) apprezzata per la profondità e naturalezza del suo modo di comunicare. Con loro Martin Helmchen, al pianoforte, che in questi anni con stile virtuosistico ma essenziale ha conquistato un posto di primo piano sulla scena internazionale, suonando tra gli altri con i Berliner Philharmoniker e Herbert Blomstedt, i Wiener Philharmoniker con Valery Gergiev e la London Philharmonic con Vladimir Jurowski.