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Carceri, adesso la Regione rivuole il provveditorato in Umbria

Written by on 12/07/2023

Carceri, adesso la Regione rivuole il provveditorato in Umbria

Approvata la mozione che impegna la Giunta a intervenire per spostare la sede

12/07/2023

Il carcere di Spoleto

Il carcere di Spoleto

L’assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato, con 11 voti favorevoli della maggioranza e quattro astensioni della minoranza, la mozione firmata dai consiglieri della Lega Manuela Puletti e Valerio Mancini che impegna la Giunta regionale a intervenire per riportare in Umbria la sede del provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria. A chiedere a gran voce il ritorno del provveditorato in regione, è il Sappe, sindacato autonomo della polizia penitenziaria, che negli ultimi mesi ha denunciato diversi episodi di violenza ai danni degli agenti all’interno degli istituti penitenziari, soprattutto di Terni e Spoleto. “Se non riusciamo a riportare in Umbria il Provveditorato – ha detto nel presentare l’atto la consigliera Manuela Puletti – diventiamo una sorta di succursale della Toscana”. Puletti ha anche sottolineato che la presidente della Regione, Donatella Tesei, sul tema, ha incontrato il sottosegretario Andrea Ostellari che ha poi fatto un sopralluogo su Terni e Spoleto ed a breve tornerà per visitare le carceri di Perugia ed Orvieto. “I temi che la presidente ha sottolineato sono stati la carenza degli organici, ma anche la soluzione che riguarda la spartizione delle risorse per cui è importante rivederne i criteri. L’accorpamento in un unico Provveditorato per l’Amministrazione penitenziaria sta facendo registrare in Umbria un continuo aumento della popolazione carceraria – ha spiegato la consigliera del carroccio – proveniente per lo più dagli istituti penitenziari toscani, che sta compromettendo le direttive previste riguardo la capienza regolamentare prevista in nove metri quadrati per singolo detenuto, più altri cinque metri quadrati destinati alle aree comuni all’interno delle celle di detenzione”. Citando il Garante regionale per i detenuti, Giuseppe Caforio, che “ha evidenziato più volte nelle sue relazioni annuali sullo stato delle carceri umbre, come la vita all’interno di questi luoghi di detenzione si sia fatta col passare del tempo sempre più difficile e complicata da gestire sia per i detenuti, ma soprattutto, per gli agenti di polizia penitenziaria costretti quotidianamente a fronteggiare problemi e criticità crescenti, oltre che ad essere altresì vittime nello svolgimento del loro servizio, di continue minacce e aggressioni da parte dei detenuti stessi”, Puletti ha specificato che “in Umbria tra le criticità maggiori che vengono segnalate sono la mancanza di oltre 100 agenti  che, unitamente ad un adeguato ricambio generazionale, permetterebbero il miglioramento delle condizioni lavorative all’interno di questi problematici luoghi di detenzione”. Da qui la richiesta alla Giunta di “intraprendere tutte le azioni e le interlocuzioni necessarie, nelle sedi istituzionali che riterrà più consone ed opportune, affinché l’Umbria possa ospitare la sede del provveditorato per l’amministrazione penitenziaria, al fine di porre prontamente rimedio alle continue e numerose problematicità, che stanno quotidianamente emergendo negli Istituti di pena regionali”.


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