TERNI – “Interlocutorio e non soddisfacente”: così le segreterie territoriali e le rsu di Fim,
Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb definiscono in una nota l’incontro di giovedì pomeriggio, a Roma, convocato dall’ amministratore delegato di Ast, Massimiliano Burelli, per illustrare le linee guida del piano industriale dell’ acciaieria di Terni.

Il Piano Secondo i sindacati il piano, che avrà una durata di due anni, registra “una sostanziale riduzione” rispetto ad occupazione (2.300 dipendenti in due anni), volumi produttivi (target di 940 mila tonnellate annue) e piano investimenti (40 milioni di euro), “legata principalmente al contesto difficile di mercato europeo e mondiale”. Inoltre, a loro avviso, non è stato possibile approfondire i dati consuntivi e preventivi di bilancio dello stabilimento a causa del ‘ periodo di silenzio’ che durerà fino al 21 novembre prossimo. “Come organizzazioni sindacali e rsu – si legge nella nota – registriamo, rispetto alle dichiarazioni aziendali di una ritrovata ‘ strategicità’ , delle linee guida non coerenti all’ annuncio fatto.

Progetto Inoltre non c’ è un piano di sviluppo e rilancio delle ex società controllate, ma più in generale manca un progetto preciso sugli aspetti produttivi e di mercato dei prodotti inox”. Le sei sigle auspicano dunque che nel prossimo incontro del 30 novembre “ci sia un conseguente e coerente cambio di passo verso un progetto industriale sostenibile”. Inoltre è stato concordato che il 6 dicembre, in sede locale, verrà avviata la discussione relativa alla piattaforma di secondo livello. Nei prossimi giorni verranno intanto organizzate delle assemblee con i lavoratori.