La Perugia sportiva in lutto per la scomparsa di Carlo Mazzone, venuto a mancare oggi all’età di 86 anni. Il vulcanico allenatore, aveva, infatti, guidato la compagine biancorossa nel Campionato di Serie A nella stagione 1999-2000 in una tranquilla salvezza (decimo posto nella classifica finale).

Quella, tanto per intenderci, dell’indimenticabile e sofferto Perugia – Juventus 1-0 sotto il nubifragio a Pian di Massiano, con il gol di Calori che tolse di fatto lo Scudetto ai bianconeri.

Tra gli allenatori più iconici del pallone nostrano, se ne va portando con sé il record di panchine nella massima Serie : ben 792. Famoso per aver lanciato Francesco Totti in prima squadra con la Roma, come anche il marscianese Giancarlo Antognoni alla Fiorentina, ha regalato momenti memorabili agli appassionati Grazie alla sua proverbiale schiettezza ed alla capacità di infondere grinta e temperamento alle sue squadre.

Carlo Mazzone, passione e grinta

In panchina Carlo Mazzone era passione e grinta, simbolo di uno sport vero e genuino, senza tanti schemi, ripartenze e alchimie tattiche da professori, ma basato principalmente sulla cultura del lavoro, la voglia di andare in campo e di regalare gioia e divertimento ai tifosi.

La sua carriera da allenatore è durata quasi quarant’anni (fino al 2006) sulle panchine di Ascoli, Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma, Napoli, Perugia (appunto), Brescia e Livorno. Nel 2019 era stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.

Nel capoluogo umbro, il tecnico nato a Roma nel 1937, fu uno dei pochi allenatori a completare un campionato intero negli anni della gestione del vulcanico presidente Luciano Gaucci.