Agricoltura, in crescita in Umbria la produzione e il valore aggiunto
Written by enricotribbioli on 20/06/2023
Agricoltura, in crescita in Umbria la produzione e il valore aggiunto
Per la nostra regione si registrano valori in controtendenza rispetto al calo nazionale: questo, secondo i dati dell’ultimo rapporto Istat sull’andamento dell’economia del settore
20/06/2023
In crescita in Umbria la produzione e il valore aggiunto, secondo l’ultimo rapporto dell’Istat sull’andamento dell’economia agricola nello scorso anno. Valori in controtendenza rispetto a quanto registrato a livello nazionale, che mostrano per il 2022 che il valore aggiunto nell’ambito agricolo, della silvicoltura e della pesca è calato, in termini reali dell’1,8% e dell’1,5% per quanto riguarda il volume della produzione. Un andamento legato a vari fattori critici, quali: l’elemento inflattivo, le condizioni climatiche avverse, il consistente rialzo dei costi di produzione, gli aumenti senza precedenti dell’energia, degli alimenti per animali e dei fertilizzanti.
“L’Umbria -commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni- è capace non solo di resistere, ma anche di continuare nel suo percorso virtuoso di crescita. In un contesto nazionale negativo, la nostra regione è fra le prime cinque con un aumento per volume di produzione e valore aggiunto generato.
Un risultato positivo non casuale, frutto di una programmazione regionale in sinergia con il dinamismo espresso dal tessuto imprenditoriale agricolo e agroalimentare, che ha attivato strumenti e ingenti investimenti per innalzare qualità delle produzioni, stimolare l’aggregazione, valorizzare le filiere e l’uso consapevole e sostenibile delle risorse”.
Produzione in crescita del +0,8%
“Il sistema agricolo e agroalimentare dell’Umbria non è certamente rimasto immune, ma ha dimostrato forza e capacità di resilienza. Nel 2022 -rileva Morroni- l’economia agricola umbra ha registrato 1.240 milioni di euro per quanto riguarda il volume di produzione, con una variazione dello 0,8 per cento in più rispetto all’anno precedente, e un valore aggiunto di seicentoventiquattro milioni, con un significativo 3,1 per cento in più, che la pone fra le prime cinque regioni italiane con segno positivo”.