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Agroalimentare, molini a porte aperte anche in Umbria

Written by on 19/05/2023

Agroalimentare, molini a porte aperte anche in Umbria

Sono due in Umbria le strutture coinvolte da "Molini a porte aperte - Nel cuore del frumento", sabato 20 maggio: Bigazzi a Castiglione della Valle e Fagioli a Magione

19/05/2023

Visitatori al Molino Bigazzi di Castiglione della Valle

Sono due in Umbria le strutture coinvolte dalla terza edizione di “Molini a porte aperte – Nel cuore del frumento”, che si tiene sabato 20 maggio. La giornata, voluta e ideata da Italmopa, l’Associazione industriali mugnai d’Italia, rappresenta un’occasione propizia per i consumatori interessati a scoprire il processo di macinazione del grano, tenero e duro, e la sua trasformazione in varie tipologie di farine e semole destinate a prodotti simbolo del Made in Italy come pane, pizza, prodotti dolciari e pasta alimentare. 

Le porte aperte in Umbria

Nella nostra regione, le porte ai visitatori saranno aperte dal Molino Bigazzi di Castiglione della Valle (strada Provinciale, 315 – info e prenotazioni: tel. 0758787125 o via mail a info@molinobigazzi.it) e dai Molini Fagioli di Magione (via della Pace, 2 – tel. 0758474401 – eventi@molinifagioli.it). Si aggiungeranno alle altre venti strutture che partecipano all’iniziativa in tutta Italia. L’Italia è il Paese europeo dove si macina la quantità maggiore di grano ed è un punto di riferimento indiscusso a livello continentale per questo importante comparto alimentare. Un primato conquistato a fatica, nel corso degli anni, grazie allo sviluppo di tecniche di macinazione sempre più avanzate e l’aggiornamento delle tecnologie relative all’analisi di prodotto.

Bigazzi: mugnai da generazioni

“Per l’occasione – spiega Paolo Bigazzi, titolare dell’azienda di famiglia nel marscianese – abbiamo previsto visite guidate alla struttura, su prenotazione gratuita. Durante il percorso, spiegheremo e mostreremo ai visitatori il processo di lavorazione del grano, quali sono i diversi passaggi che lo portano a diventare farina e ad arrivare sulle tavole degli italiani”.

La visita permetterà anche di toccare con mano quale sia il livello di attenzione raggiunto nei controlli di qualità del prodotto utilizzato e l’importanza degli investimenti in ricerca e sviluppo, che il più delle volte solo una consolidata struttura industriale può garantire. “Basta un dato per capire quanto è rilevante il nostro impegno in tal senso: nel nostro mulino effettuiamo 4000 analisi ogni anno. Quindi più di 10 al giorno”.

Il Molino Bigazzi ha una storia di oltre 150 anni. Oggi è uno degli impianti più importanti per la lavorazione di grano tenero del centro Italia. Dal 1870 si sono alternate cinque generazioni di mugnai a gestire l’impianto, che ha raggiunto ormai una capacità produttiva di 300 tonnellate al giorno di grano.

Le sfide del settore molitorio

La giornata del 20 maggio sarà anche l’occasione per parlare delle sfide attuali cui deve far fronte il settore: dalla valorizzazione delle produzioni agricole locali alla ricerca della massima salubrità dei prodotti, dall’abbattimento dell’impatto ambientale in tutti gli aspetti produttivi alla lotta contro alcune fake news che circolano da tempo sul mondo delle farine e che rischiano di minare la fiducia dei consumatori.


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