A Campello sul Clitunno un workshop sulla valorizzazione dei borghi rurali
Written by enricotribbioli on 04/07/2023
A Campello sul Clitunno un workshop sulla valorizzazione dei borghi rurali
Docenti, ricercatori, studiosi, artisti di rilevanza internazionale si incontreranno dal 5 al 7 luglio
04/07/2023
Un workshop dedicato alla valorizzazione del paesaggio e dei borghi rurali umbri, è in programma a Campello sul Clitunno dal 5 al 7 luglio. Partendo dall’esperienza della rigenerazione del castello di Pissignano Alto, nucleo insediativo di origine medioevale lungo la fascia olivata fra Assisi e Spoleto, abbandonato negli anni Settanta, e restaurato anche grazie alla Fondazione di Ricerca Scientifica e Umanistica Antonio Meneghetti, si stanno attuando dei percorsi di indagine realizzati dai professori Fabio Bianconi e Marco Filippucci del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia.
Nel corso della tre giorni, docenti, ricercatori, studiosi, artisti di rilevanza nazionale e internazionale, dialogheranno attraverso i segni vivendo nel borgo di Pissignano Alto per realizzare opere e sostanziare un dibattito che culminerà in un libro incentrato sul tema della valorizzazione dei borghi rurali, delle comunità resilienti e della memoria collettiva.
“Rappresentare significa conoscere -affermano i due ricercatori- si può descrivere un oggetto, uno spazio, ma finché non si rappresenta quello che si sta indagando, non si riesce realmente a comprendere in modo definitivo quanto senza i segni rimane virtuale”.
Borghi rurali, una realtà fra architettura e natura
Il paesaggio -proseguono- nella sua ricchezza di relazioni fra segni e significati, nel suo rapporto fra architettura e natura, fa emergere come complessità e contraddizioni siano dialettiche essenziali fondative per comprendere il valore dei nostri luoghi, le tante lezioni che il patrimonio architettonico vela e svela sotto la coltre delle costruzioni.
Per riscoprire l’importanza dell’architettura intesa come arte e come tecnica, bisogna ripartire dalla memoria, scavare sotto ciò che si vede per condividere attraverso i segni ciò che attraverso il disegno viene percepito, selezionato, astratto, compreso, reinterpretato, esperito e conosciuto”.
Il percorso proposto dal workshop, offrirà al territorio e alla sua comunità i risultati di un’attività prettamente culturale, che coniuga ricerca, scienza e arte.