Assisi, Sorrentino: “C’è un vero e proprio assassinio ambientale”
Written by pierpaoloburattini on 25/08/2021
Assisi, Sorrentino: “C’è un vero e proprio assassinio ambientale”
Il monito del vescovo: "A svantaggio di singole popolazioni e del mondo intero"
25/08/2021
“Le immagini satellitari ci mostrano un pianeta irriconoscibile, in cui mani irresponsabili si macchiano di un vero e proprio ‘assassinio’ ambientale, a svantaggio di singole popolazioni e del mondo intero”: lo ha sottolineato il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino. Che si è soffermato anche sui temi ambientali in vista del consueto appuntamento, il 27 di ogni mese, di preghiera per la pace (non è comunque previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare nell’arco della giornata) in ricordo dello storico incontro interreligioso del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II.
Preghiera e pianto
Nell’invito, reso noto dalla diocesi, il vescovo spiega che mentre “uniamo ancora una volta la nostra preghiera al pianto e alla supplica che sale verso Dio dall’Afghanistan che in questi giorni vive momenti drammatici di incertezza e di violenza, impegnandoci ad aprire il cuore alla solidarietà e all’accoglienza, ascoltiamo da Haiti e da tante regioni del mondo il grido della Terra, la nostra casa comune, devastata dalla potenza distruttiva del fuoco e dell’acqua”. “Questi fenomeni ci interpellano – prosegue monsignor Sorrentino – anche perché in gran parte, sono effetto del cambiamento climatico e della poca cura del territorio, dovuti a comportamenti individuali ma anche a condotte politiche ed economiche gravemente colpevoli”. Il presule ha quindi rilevato che “alla distruzione della vegetazione si accompagna spesso anche la morte di animali e di persone innocenti”. “Di fronte a tanta desolazione – afferma -, risuona in noi con forza il Cantico di Francesco d’Assisi, potente invito a ricordarci che tutto ciò che esiste è in profonda relazione di fraternità. A noi la responsabilità di agire di conseguenza, a partire da ogni semplice gesto quotidiano di rispetto e amore, per spezzare la logica della violenza e dello sfruttamento e generare accoglienza e pace. Preghiamo, il 27 di questo mese – conclude il vescovo – , perché si plachino, tra gli umani, i sentimenti di intolleranza, tanto più se impropriamente giustificati da motivi religiosi e rivolti a innocenti, donne, bambini”.