Afghanistan: storia, presenza e speranze di un paese senza pace, è il titolo dell’incontro in programma mercoledì 23 novembre all’Università per Stranieri di Perugia. Ospite dell’Ateneo di Palazzo Gallenga l’attivista Malalai Joya, per parlare della condizione femminile sotto il regime talebano e lanciare un appello in favore del suo tormentato paese.

A poco più di un anno dalla partenza delle truppe statunitensi da Kabul, in tutto l’Afghanistan muore di fame un bambino ogni ora; il dato sembra quasi surreale nella sua drammaticità, ma non è che uno dei tanti effetti della condizione di isolamento in cui vive questo tormentato paese dopo l’ascesa talebana.

La Stranieri di Perugia in aiuto dei rifugiati dell’Afghanistan

L’Università per Stranieri di Perugia nell’autunno dello scorso anno, si attivò prontamente in favore della popolazione afghana, elargendo circa trecento di borse di studio mensili gratuite per rifugiati provenienti dal quel paese; adesso, nella settimana in cui si celebra la Giornata mondiale per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne, ha chiesto a Malalai Joya, ex parlamentare afghana, attivista per i diritti civili del suo paese, più volte oggetto di minacce di morte, di portare la sua testimonianza a Perugia, nell’Ateneo di cui fu rettore Aldo Capitini. Un incontro, in cui racconterà la vita delle donne del suo paese, come anche la condizione dei minori e di tutte le persone perseguitate e discriminate dal regime talebano, oltreché sulla drammatica carenza di cibo, acqua e farmaci che ne sta falcidiando la popolazione.

L’evento che la vedrà protagonista è in programma, come dicevamo, mercoledì 23 novembre, alle ore 16 nell’Aula Magna di Palazzo Gallenga. Assieme alla testimonianza dell’attivista afgana gli interventi di Luciano Neri, presidente del Centro Relazioni Internazionali Cenri, Dawood Yousefi, mediatore interculturale e operatore del progetto Corridoi Umanitari della Comunità di Sant’Egidio e Alice Spilla, dell’associazione Una Regione per Restare. L’incontro,​ coordinato dal giornalista Andrea Choini,  sarà aperto dal rettore dell’Università per Stranieri di Perugia Valerio De Cesaris, che porterà il proprio saluto ai partecipanti.