Sensibile aumento di traffico per l’Aeroporto Internazionale dell’Umbria
Written by enricotribbioli on 29/04/2022
Sensibile aumento di traffico per l’Aeroporto Internazionale dell’Umbria
Secondo Assaeroporti lo Scalo del capoluogo umbro tra i migliori in base ai dati di marzo
29/04/2022
Sensibile aumento di traffico per l’Aeroporto Internazionale dell’Umbria San Francesco d’Assisi. C’è, infatti, anche quello di Perugia tra gli scali regionali per i quali Assaeroporti, l’associazione italiana gestori aeroportuali, ha rilevato a marzo un significativo incremento del traffico. Un risultato senz’altro positivo per lo scalo di Perugia, dopo la recente approvazione del piano industriale 2022-2024 votato all’unanimità dall’assemblea dei soci della Sase.
Nel 2021, il bilancio ha chiuso in pareggio e, nonostante sei mesi di stop, sono stati circa centoquarantacinque mila i passeggeri che hanno utilizzato lo scalo. Previsto, inoltre, un investimento complessivo di dodici milioni di euro, sedici rotte, di cui nove internazionali e un collegamento ad un hub importante come Londra.
Le stime registrate da Assaeroporti
Gli aeroporti italiani chiudono il mese con quasi dieci milioni di passeggeri (9.848.164) raggiungendo il settanta per cento dei volumi pre-pandemia. Il mercato nazionale, con 4.255.193 passeggeri, conferma le buone performance registrate nei mesi scorsi attestandosi a un -13,6% rispetto al 2019. In ripresa anche il segmento internazionale con 5.554.645 viaggiatori, -38,4%, corrispondenti a oltre il sessanta per cento del traffico pre-Covid: si tratta del miglior risultato raggiunto da inizio pandemia.
L’Aeroporto Internazionale dell’Umbria tra i migliori scali regionali
Oltre l’Aeroporto Internazionale dell’Umbria, il significativo incremento del traffico, per quanto riguarda gli scali regionali, ha interessato anche Trapani, Lampedusa, Alghero, Cuneo, Crotone, Taranto-Grottaglie, Bolzano e Grosseto. Nel complesso i dati registrati a marzo, lanciano segnali incoraggianti per la stagione summer, nonostante l’incertezza che permane a causa del conflitto in Ucraina.