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Sisma, 20 mila euro di contributi per autonoma sistemazione non dovuti: sei denunciati

Written by on 05/04/2018

Sisma, 20 mila euro di contributi per autonoma sistemazione non dovuti: sei denunciati

05/04/2018

Militari della Guardia di finanza

SPOLETO – Continuano i controlli del comando provinciale della Guardia di Finanza di Perugia a tutela del corretto utilizzo del denaro pubblico erogato per l’emergenza sisma che ha colpito il centro Italia. Dopo la denuncia di tre soggetti, lo scorso luglio, i finanzieri hanno individuato altre sei persone che, approfittando dello stato di emergenza dichiarato a seguito della prima scossa del 24 agosto 2016, hanno chiesto il contributo per l’autonoma sistemazione senza averne diritto e intascando complessivamente circa 20 mila euro non dovuti.

L’episodio I sei soggetti avrebbero falsamente dichiarato di risiedere abitualmente e in maniera continuativa in alcuni paesi nell’area del cratere, quali Norcia, Castelluccio e Sellano, per accedere al contributo mensile spettante a coloro che abbiano provveduto autonomamente a trovare un alloggio alternativo all’abitazione resa inagibile dal terremoto. Pur mantenendo formalmente la residenza nelle località umbre colpite dal sisma, le sei persone vi trascorrevano in realtà solo qualche giorno di villeggiatura nei mesi più caldi e in occasioni di festività, quando andavano a trovare i parenti effettivamente residenti nelle zone colpite dal sisma.

L’indagine I sei soggetti sono tutti finiti del mirino dei finanzieri della compagnia di Spoleto che, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, attraverso le testimonianze dei vicini di casa e mirati riscontri, quali ad esempio i consumi delle utenze, hanno potuto accertare come essi non fossero effettivamente residenti in maniera continuativa nelle zone colpite dal sisma ma, di fatto, dimorassero stabilmente nella capitale.

Ipotesi di reato I reati ipotizzati sono falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Come già effettuato in precedenza, anche in questo caso è stato chiesto all’autorità giudiziaria il sequestro preventivo per equivalente del profitto del reato, complessivamente pari a circa 20 mila euro di contributi per l’autonoma sistemazione indebitamente percepiti dai sei soggetti deferiti. Gli stessi saranno segnalati anche alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti di Perugia per il danno erariale cagionato al Comune per le somme fraudolentemente percepite.


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