IN ONDA

InBlu2000

Programmi del circuito nazionale

InBlu2000 è l’emittente della Conferenza episcopale italiana del cui circuito fa parte anche Umbria radio. Da radio InBlu arrivano i radiogiornali [...]


Info and episodes

PROSSIMO PROGRAMMA

Università di Perugia, in aumento gli studenti provenienti da fuori regione

Written by on 12/06/2023

Università di Perugia, in aumento gli studenti provenienti da fuori regione

E' questo il dato che emerge dal Rapporto AlmaLaurea 2023 che fotografa annualmente il profilo e la condizione occupazionale dei laureati degli Atenei italiani

12/06/2023

università

Il Rettorato dell'Università degli studi di Perugia

All’Università degli Studi di Perugia, aumentano gli studenti provenienti da fuori regione: è il quadro generale decisamente positivo, che emerge dal rapporto del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea 2023, che fotografa annualmente il profilo e la condizione occupazionale dei laureati di settantasette Atenei italiani.

L’indagine di quest’anno ha coinvolto duecentottantuno mila laureati del 2022 e circa seicentosettanta mila laureati di primo e di secondo livello, che sono stati contattati per l’indagine sulla condizione occupazionale rispettivamente a uno, tre e cinque anni dalla laurea.

Sempre secondo il Rapporto, aumentano di un punto percentuale, da 33,2% a 34,2%, gli studenti provenienti da fuori regione, più di un terzo del totale degli iscritti, specialmente nei corsi magistrali (+6.5%). Stabile il numero degli stranieri (-0.2%, da 3,5% a 3,3%) e in lieve crescita il voto medio di laurea, che si attesta a 105,4.

Aumenta la percentuale di tirocini curriculari riconosciuti dal proprio corso di studi, cui ha avuto accesso Il 77,7% dei laureati Unipg contro il 73,8% dell’anno precedente (+3.9 punti percentuali).

Giudizio positivo degli studenti laureati

Soddisfazione per l’esperienza universitaria in crescita: continua ad aumentare la percentuale di soddisfazione per le aule universitarie, che sfiora l’80% (+2,1 punti la percentuale di crescita nel 2022 e +3.9 nel 2023). In leggerissimo calo la soddisfazione nel rapporto con i docenti (-0,2%) e la percezione della sostenibilità del carico di studio, che comunque è ritenuta soddisfacente, in rapporto alla durata del corso, per l’83,1% degli studenti. Nel complesso, il 90,7% dei laureati (+0,2% rispetto al 2022) si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria.

Occupazione in crescita

Sul fronte dell’occupazione, nello studio che ha coinvolto ben 8091 laureati UniPg, per i laureati triennali a un anno dalla laurea che hanno scelto di non proseguire il percorso universitario (30,8% del totale) si conferma il valore di 76,3% di occupazione, che mantiene. quindi, i 6,5 punti percentuali di crescita registrati nel 2022.

Per questa categoria aumenta di 1,3 punti percentuali il valore dei laureati UniPg che possono contare su un contratto a tempo indeterminato (34,1% del 2023 contro 32,8% del 2022). Il 34,8% può contare invece su un contratto alle dipendenze a tempo determinato e il 9,8% svolge attività in proprio (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.). Il lavoro part-time coinvolge, invece, il 24,5% degli occupati. Scende la retribuzione media netta, da 1333 euro mensili a 1282 euro.

Tra i 1857 laureati di secondo livello contattati a un anno dalla laurea, invece, in netta crescita l’occupazione: 80,7% contro il 74,9% del 2022 (+5.8%). Scende di conseguenza il tasso di disoccupazione, dal 12.6% del 2022 al 9,3% del 2023 (11,9% tra i magistrali biennali e 4,0% tra i magistrali a ciclo unico).

Stabile il numero di chi può contare su un lavoro a tempo determinato (da 15,6% del 2022 a 15,7% del 2023), da 42,5% del 2022 al 25,2% del 2023 la percentuale di contratti alle dipendenze a tempo determinato, mentre il 12,7% lavora in proprio e il 18,3% ha un’occupazione part time.

Nel complesso, il 70,6% degli intervistati, considera il titolo acquisito presso l’Università degli Studi di Perugia efficace o molto efficace per il lavoro che sta svolgendo, una percentuale di 5,5 punti percentuali superiore a quella registrata nel 2022. A cinque anni dalla laurea, i 1876 studenti intervistati registrano un’occupazione pari all’89,8%, contro il 92,2% del 2022 (-2,4 punti percentuali), di cui 41,5% con contratto a tempo indeterminato, 19.3% a tempo determinato, 18,0% in proprio e 7,0% part time. Le retribuzioni nette, sono in media pari a 1626 euro mensili, con un lieve calo rispetto ai 1656 euro del 2022.

Complessivamente, si legge nel rapporto, il 77,0% dei laureati magistrali dello Studium perugino a cinque anni dalla laurea considera il titolo acquisito molto efficace o efficace per trovare lavoro, un dato nettamente superiore alla soddisfazione italiana media, che si attesta al 72.7% e che registra una crescita, rispetto al 2022, di ben 10.5 punti percentuali. Il 65,8% degli intervistati magistrali a cinque anni dalla laurea, inoltre, rispetto al 59,6% del 2022, dichiara di utilizzare in misura elevata le competenze acquisite.

Nel complesso, rispetto al dato nazionale e con l’esclusione della retribuzione media mensile netta, influenzata dalle condizioni di sviluppo economico del territorio, l’Università di Perugia si colloca al di sopra del dato medio del Paese (80,7% contro 77,1% del tasso di occupazione a un anno dalla laurea, 89,8% contro 88,7% a cinque anni, 71,6% nell’efficacia del titolo nel lavoro a un anno contro il 68,7% del Paese e 77,0% contro 72,7% a cinque anni).


Umbria Radio in Streaming

Streaming

Current track

Title

Artist