PERUGIA- Era senz’altro uno degli appuntamenti più attesi di questa edizione di Umbria Jazz, l’arrivo sul palco dell’Arena Santa Giuliana di una delle figure leggendarie della musica afroamericana ancora in attività. Parliamo, naturalmente, del sassofonista Wayne Shorter che ieri sera accompagnato da quello che dal 2001 è il suo quartetto (Danilo Perez al pianoforte, John Patitucci al contrabbasso, Brian Blade alla batteria), ha presentato il suo più recente progetto Emanon. Una complessa suite in tre movimenti (Pegasus, Prometheus Unbound, The Three Marias), realizzata assieme alla Orphaeus Chamber Orchestra; un lavoro estremamente ambizioso, ispirato dalla passione dell’artista per la fantascienza e la mitologia, che verrà pubblicato in un disco di prossima uscita per l’etichetta Blue Note accompagnato anche una originale graphic novel di Randy DuBurke. Shorter, in effetti, non è la prima volta che si misura con partiture sinfoniche: nella sua lunga carriera, aveva avuto modo di collaborare con formazioni quali la Royal Concertgebouw Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra, la Prague Philharmonic. Nel caso del concerto di ieri sera, a condividere con lui il palco c’era l’Orchestra da camera di Perugia diretta per l’occasione da Clark Rundell, vera eccellenza locale già coprotagonista di altri apprezzati appuntamenti in questa edizione di UJ (Tenco, i cantautori italiani e il jazz e Tango Suite, remembering Astor Piazzolla con Daniele Di Bonaventura). Il tutto, per un esecuzione di una opera di non facile ascolto, ma che, dopo un primo impatto iniziale, ha trasportato il pubblico dell’arena in una dimensione magica e fuori dal tempo, contrappuntata dai misurati assoli del sax tenore e soprano di Shorter darsi il cambio con i suoi musicisti (il pianismo visionario di Perez, il pulsare preciso di Patitucci e la carica ritmica di Blade), alternarsi alle suggestive parti orchestrali, ottimamente eseguite dal complesso cameristico perugino. Applausi, quindi, più che meritati alla fine di un concerto poetico ed emozionante.
Altro discorso, invece, per un altro atteso appuntamento (penultimo all’Arena Santa Giuliana) previsto per questa sera a partire dalle 21.00. In esclusiva per l’Italia, arriva a Perugia una delle personalità che ha cambiato letteralmente il corso della musica rock, Brian Wilson. Il cantante e musicista californiano leader dei Beach Boys, salirà sul palco di UJ per una delle tappe del tour mondiale che celebra i cinquant’anni dell’uscita di Pet Sounds (il disco definito dalla critica, come la risposta da oltreoceano a Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles), uno dei più importanti della cultura rock. Ad accompagnarlo, una band di ben undici elementi comprendente, tra gli altri, i chitarristi Al Jardine e Blondie Chaplin.