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Umbria Jazz 22, gradito ritorno per Herbie Hancock

Written by on 14/07/2022

Umbria Jazz 22, gradito ritorno per Herbie Hancock

Il noto pianista vera icona della musica degli ultimi sei decenni, non solo del jazz, protagonista all'Arena Santa Giuliana di uno dei concerti più attesi di questa edizione estiva

14/07/2022

Umbria Jazz 22

Herbie Hancock, protagonista sul palco dell'Arena Santa Giuliana di Perugia il 14 luglio, per l'edizione estiva di Umbria Jazz

Gradito ritorno, dopo qualche anno, ad Umbria Jazz per Herbie Hancock nella sesta serata all’Arena Santa Giuliana di Perugia per uno degli appuntamenti  più attesi di questa edizione estiva.

A condividere il palco con il celebre pianista, vera icona della musica degli ultimi sei decenni, non solo del jazz una formazione stellare: Terence Blanchard alla tromba, Lionel Loueke alla chitarra; James Genus al contrabbasso, Justin Tyson alla batteria.

La parola icona viene usata spesso nello show business e non sempre a proposito. Per Herbie Hancock, nessun dubbio. L’artista di Chicago, oggi ottantunenne, ha attraversato, sempre da protagonista, generi e mode come performer, compositore, arrangiatore, produttore, scopritore di talenti, inventore di nuove tendenze, influencer per più di una generazione di musicisti.

La lunga carriera di Herbie Hancock

Una lunga carriera iniziata precocemente ad 11 anni con la Chicago Symphony Orchestra, una delle più importanti del Mondo. Presto scoprì il jazz e a partire dagli anni ‘60 si impose entrando a far parte del quintetto di Miles Davis e, contemporaneamente, registrando una serie di eccellenti dischi per l’etichetta Blue Note, in cui erano presenti  temi originali che sarebbero presto diventati degli standard (come Watermelon man, Cantaloupe Island, Dolphin Dance).

Nei due decenni successivi la svolta elettrico- elettronica (già anticipata in alcuni lavori di Davis), assieme agli Headhunters e in alcuni progetti solistici come Perfect Machine e Future Shock (che conteneva il celebre singolo da classifica Rockit), caratterizzati da un grande successo commerciale che non andò mai a scapito della qualità. Questo, senza mai trascurare il jazz acustico, per esempio nella serie di dischi e tour targati VSOP (assieme a Tony Williams, Ron Carter e Freddie Hubbard), oppure collaborando in alcuni album con la cantautrice canadese Joni Mitchell, come anche, più tardi, in Duo con Wayne Shorter.

Una lunga ed importante carriera che è stata oggetto di premi e riconoscimenti di ogni genere: un Oscar (nel 1987, per la colonna sonora del film di Bertrand Tavernier Round Midnight, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia l’anno prima), quattordici Grammy, innumerevoli MTV Awards. E’ stato anche nominato UNESCO Goodwill Ambassador e insignito del prestigioso Kennedy Center Honor. La Francia lo ha nominato Commandeur des Arts et des Lettres. È, inoltre, membro della American Academy of Arts and Sciences.

Più volte ospite di Umbria Jazz (l’ultima volta in Duo con il compianto Chick Corea), quella di questa sera è la sua quattordicesima partecipazione al Festival.

A fare da anteprima al concerto di Herbie Hancock, il chitarrista brasiliano Pedro Martins noto per aver vinto sette anni fa la prestigiosa Montreux Guitar Competition.

Enrico Tribbioli


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