Vacanze green e ampia offerta di servizi: sono questi gli ingredienti di un turismo in continua crescita come quello registrato dagli esercizi agrituristici dell’Umbria. Secondo la Cia Umbria, la Confederazione italiana degli agricoltori umbri, l’estate 2023 ha fatto registrare un numero di presenze “oltre le aspettative”. Cibi genuini, fattorie didattiche, ampi spazi all’aria aperta e costi contenuti sono i fattori che, secondo Antonio Lattanzi, titolare dell’azienda Agrileisuretime di Spoleto e coordinatore del Gie Fattorie didattiche di Cia Umbria, hanno dato “il via ad una forte spinta della vacanza in campagna in stile moderno, ovvero l’agriturismo”. In una nota stampa, la Cia sottolinea come “l’incremento di presenze negli agriturismi è stato esponenziale: da parte delle persone e delle famiglie si avverte l’esigenza di trascorrere sempre più tempo a contatto con l’ambiente e la natura, in cui anche le relazioni sociali si rafforzano e si integrano. Tutto ciò ci ha permesso di avere negli ultimi mesi un aumento inaspettato di presenze – si legge -, caratterizzato dal protrarsi della durata media dei soggiorni e da fenomeni come la destagionalizzazione”. Alla base della scelta dei turisti, italiani e stranieri, di una vacanza in agriturismo ci sarebbe, secondo la Cia, “non solo un soggiorno nel verde, ma la possibilità di vivere delle esperienze: fare attività rurali, passeggiate, esperienze legate alla cucina locale, ai produttori agricoli e artigiani, al contatto con gli animali e all’ambiente circostante. Attività con i bambini, come le fattorie didattiche”. Da qui, sottolinea Cia, la necessità di “elevare la qualità degli operatori e dell’offerta affinché possano essere messi in rete tutte quelle attività attrattive che possano alzare il livello”.