TERNI- Il Tingvall Trio, gruppo formato dal pianista svedese Martin Tingvall affiancato da Omar Rodriguez Calvo al contrabbasso e da Jürgen Spiegel alla batteria, è il protagonista del quinto appuntamento con Visioninmusica, la rassegna organizzata dall’omonima associazione. Venerdì 23 marzo, alle ore 21.30, arriva all’Auditorium Gazzoli di Terni, la formazione rivelatasi ultimamente per unanimi consensi di pubblico e di critica, con l’ultimo album, uscito nell’agosto del 2017, dal titolo Cirklar.

Il gruppo, formato da pianista, contrabbassista, batterista (una delle formazioni più classiche della storia di questo genere di musica), sta vivendo oggi un clamoroso revival, esperienza rara e complessa nel panorama di questo frangente storico. Il Tingvall Trio, composto da uno svedese, un cubano e un tedesco, tutti di base ad Amburgo, spicca fra l’enorme offerta, come il consenso del pubblico e della critica specialistica testimoniano. Dopo essersi esibito in concerti in più di trenta paesi, ottenendo invidiabili riconoscimenti come l’ECHO Jazz nelle categorie Ensemble of the Year e Live Act of the Year ed essere stati invitati a collaudare con un concerto speciale l’acustica della Elbphilharmonie, avveniristica sala da concerto inaugurata di recente, fa, quindi, tappa a Terni per Visioninmusica, presentando il repertorio del loro ultimo apprezzato album, Cirklar.

“Le canzoni sono sempre un principio per noi -spiega il  pianista e leader del gruppo, Martin Tingvall– Con questo ultimo lavoro, ho provato a comporre in un modo che ci indichi nuove direzioni. Siamo alla ricerca di nuove forme d’espressione, ma allo stesso tempo vogliamo continuare a essere riconosciuti come il Tingvall Trio. Ogni pezzo è una sfida, un gioco, un dramma che gira in circolo (Cirklar), finché non si esaurisce”.

A fare da anteprima al concerto del Tingvall Trio, alle 20.30 sempre all’Auditorium Gazzoli, l’Oscar Del Barba OX trio, dinamica formazione composta anche qui da piano, basso e batteria (Oscar Del Barba, Giacomo Papetti e Andrea Ruggeri). Una proposta originale, nata dalla sinergia tra musica contemporanea e modern jazz, tra scrittura contrappuntistica e grande ricerca ritmica.