Il Comune di Gubbio farà ricorso al Tar dell’Umbria per impugnare l’autorizzazione rilasciata dalla Regione il 29 dicembre scorso a Barbetti e Colacem per l’utilizzo del Css nei cementifici di Semonte e Ghigiano. Ad annunciarlo è stata la Giunta municipale in una conferenza stampa a Palazzo Pretorio. Il sindaco Filippo Stirati ha detto – si legge in una nota dell’Ente – “di avere dato immediata risposta alla comunicazione fatta da Colacem in merito alla situazione venutasi a determinare con l’escalation dei costi energetici. Questa decisione del ricorso – ha sostenuto ancora – non è minimamente in contrasto con la nostra idea per cui i cementifici restano un’attività economica e produttiva fondamentale per il nostro tessuto. Siamo particolarmente sensibili e preoccupati per le sorti occupazionali di questo comparto e disposti a lavorare con le imprese, con i sindacati, le maestranze e con tutti i cittadini per fare tutte quelle valutazioni necessarie a rendere compatibili ambiente, salute e lavoro”.
La replica della Regione
“L’annuncio fatto oggi dall’amministrazione comunale di Gubbio di volere esercitare ricorso al Tar contro le determine regionali per l’impiego di combustibili alternativi negli stabilimenti eugubini del cemento è grave e totalmente irresponsabile nell’attuale contesto storico ed economico”, ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Michele Fioroni. Di decisione da rispettare parla invece Fabio Paparelli, portavoce delle opposizioni: “È il frutto di una scelta democratica, condivisa e consapevole, messa in campo – dice – a tutela dei cittadini e a salvaguardia dell’ambiente, della salute e dello sviluppo della città”.