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Nuovo stadio Curi, il Comune di Perugia dice ‘no’

Written by on 11/07/2023

Nuovo stadio Curi, il Comune di Perugia dice ‘no’

In una nota, l'ente illustra le 'criticità di ordine tecnico e finanziario'

11/07/2023

Lo stadio Renato Curi di Perugia

Lo stadio Renato Curi di Perugia

La giunta del Comune di Perugia ha deliberato di non procedere alla dichiarazione di pubblica utilità della proposta di Arena Curi Srl sulla costruzione del nuovo stadio di Pian di Massiano. La decisione arriva a meno di una settimana da una conferenza stampa organizzata dal Comune per fare il punto sul progetto e le varie criticità che erano emerse dopo una approfondita conferenza dei servizi. In una nota, l’ente parla di problematiche “di ordine tecnico e finanziario”, a partire dal contributo richiesto a palazzo dei Priori “quantificato in circa 18 milioni di euro con conseguente rischio di ingessatura e tenuta del bilancio comunale”. Fra i problemi emersi anche “l’impatto viabilistico ed ambientale peggiorativo rispetto all’esistente” oltre che “la riduzione della capienza” di circa il 33%. Si parla anche di rischi idraulici e “compromissione della vocazione sportiva e ricreativa dell’area”. L’intero progetto sarebbe costato nel complesso oltre 75 milioni di euro. Adesso il Comune, come anticipato nei giorni scorsi, è pronto a riprendere l’opera di riqualificazione dell’attuale Curi con i lavori già inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche. Sarà messa a mano alla Curva Sud, alla Gradinata e alla Tribuna. Previsto anche il rifacimento dell’impianto di illuminazione.

La nota di Palazzo dei Priori

Con delibera approvata oggi pomeriggio, 10 luglio la giunta comunale ha deciso di non procedere alla dichiarazione di pubblica utilità della proposta di realizzazione del nuovo stadio “Renato Curi” promossa dalla società Arena Curi S.r.l. L’Esecutivo ha preso atto, infatti, delle molteplici criticità di ordine tecnico e finanziario che erano state espresse nel verbale della conferenza di servizi preliminare. Le stesse, illustrate durante la conferenza stampa dello scorso 5 luglio dai dirigenti del Comune di Perugia, riguardano in estrema sintesi: la non sostenibilità economico-finanziaria dell’opera sia in fase realizzativa che gestionale; l’ingente contributo richiesto al Comune di Perugia e quantificato in circa 18 milioni di euro con conseguente rischio di ingessatura e tenuta del bilancio comunale; l’impatto viabilistico ed ambientale peggiorativo rispetto all’esistente, la riduzione della capienza (in particolare dei settori popolari come la curva nord) del 33% circa, la mancanza di un’alternativa progettuale rispetto alla completa demolizione dell’impianto che costringerebbe i tifosi del Grifo a trasferirsi per almeno due anni in un altro stadio con annesso rischio legato all’aumento dei tempi di realizzazione del progetto. Ed ancora rischi idraulici, compromissione della vocazione sportiva e ricreativa dell’area, la riduzione della funzione sportiva dello stadio Curi, ecc. Ora, come da programma riprenderanno i lavori, già previsti nel piano triennale delle opere pubbliche, che verranno implementati e riguarderanno per stralci funzionali la riqualificazione della curva sud e, successivamente, della gradinata e della tribuna. A ciò si aggiunge l’intervento sull’impianto di illuminazione.


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