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Sisma Umbertide, il 30 giugno chiude il centro di accoglienza

Written by on 28/06/2023

Sisma Umbertide, il 30 giugno chiude il centro di accoglienza

Al memento sono 13 le persone accolte nella palestra di Pierantonio. "Nessuno senza casa": l'appello di Cgil Perugia

28/06/2023

Entro il 30 giugno tutti gli sfollati a causa del terremoto dello scorso marzo ad Umbertide, al momento 13 persone, lasceranno il centro di accoglienza allestito nella palestra della frazione di Pierantonio, per soluzioni alternative. Lo annuncia il Comune, spiegando che è entrata nel pieno della sua operatività la delega al terremoto recentemente costituita dall’amministrazione comunale per la gestione diretta dell’accoglienza degli sfollati, l’erogazione dei contributi economici e la ristrutturazione degli immobili danneggiati. Con la delega al terremoto, infatti, è stata creata una struttura ad hoc interna al Comune composta da cinque membri che, al termine dei controlli, hanno tracciato un quadro della situazione attuale delle persone sfollate. “Ad oggi – spiega l’ente – risultano richiedenti il contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) tutte le persone destinatarie di ordinanza di inagibilità, 175 nuclei familiari. Rimangono nel centro accoglienza solamente 13 persone che compongono sei nuclei familiari. In ogni caso, a partire dal 30 giugno prossimo, a seguito di una ordinanza della Regione numero 22 del 7 giugno 2023, le 13 persone saranno invitate a lasciarlo, affinché – previo lavoro di sistemazione – venga restituito alla fruizione dei cittadini ma soprattutto degli studenti che a settembre torneranno sui banchi della scuola. Lasciato il centro di accoglienza, come tutti, beneficeranno del Cas”. L’amministrazione comunale, si legge ancora nella nota del Comune di Umbertide, “ha valutato la disponibilità di alloggi di edilizia residenziale pubblica sociale per nuove assegnazioni. Tuttavia gli alloggi al momento non occupati necessitano di interventi di messa a norma da parte dell’Ater e non sono quindi assegnabili. È prossima l’uscita del nuovo bando regionale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia pubblica ai quali i cittadini con casa inagibile potranno partecipare, laddove ne ricorrano i requisiti”.

‘Nessuno senza casa’

“Nessuno deve essere lasciato senza un tetto sopra la testa”: è questo l’appello lanciato dalla Cgil di Perugia dopo la notizie del termine del 30 giugno per gli sfollati accolti nella palestra di Pierantonio. “Termine perentorio che deve essere spostato” tuona il segretario generale della Cgil di Perugia, Simone Pampanelli, che lunedì, insieme al responsabile di zona per, Fabrizio Fratini, e al segretario generale della Filctem Cgil di Perugia, Euro Angeli, ha partecipato all’assemblea organizzata dal sindacato di fronte alla palestra della frazione di Umbertide. Assemblea alla quale sono intervenute diverse decine di cittadine e cittadini, molti dei quali tutt’ora ospiti della palestra, in condizioni – come è emerso dalle testimonianze dirette – rese sempre più insopportabili dal caldo e dalla condizione estremamente precaria in cui sono costretti gli sfollati. Presente all’incontro pubblico anche la vicesindaca di Umbertide, Annalisa Mierla, che ha comunicato ai presenti l’avvio dell’erogazione del Cas a partire proprio da venerdì 30 giugno, ma anche il concomitante “invito” a lasciare la palestra dove sono attualmente ospitate in emergenza sei nuclei familiari, alcuni con minori. “Il problema, come è stato ribadito dalle persone sfollate anche alla vicesindaca, è che queste non sanno dove andare – afferma Simone Pampanelli – perché il mercato degli affitti privati li respinge, in certi casi anche con intollerabili fenomeni di razzismo (una persona ha raccontato di non aver avuto la casa in quanto “marocchino”), in altri per richieste economiche esorbitanti (depositi cauzionali e anticipi di mensilità da migliaia di euro), con il paradosso che essendo stati ospitati, in condizioni non certo agiate, per ben tre mesi nella palestra trasformata in centro di accoglienza, essi non hanno nemmeno diritto agli arretrati del Cas, come tutti gli altri terremotati. Il risultato – conclude Pampanelli – è che le persone più in difficoltà rischiano di essere letteralmente messe sulla strada e questo è inaccettabile. Come Cgil abbiamo già informato il prefetto e chiesto un incontro urgente all’amministrazione comunale, che non può disinteressarsi di queste situazioni. È al contrario il momento di fare comunità e costruire, tutti insieme, soluzioni che non lascino indietro nessuno. Come Cgil siamo pronti a fare la nostra parte, insieme alle altre organizzazioni sindacali, come abbiamo fatto dal primo giorno dopo il sisma, anche lanciando una raccolta fondi tra i lavoratori della provincia. Ma è chiaro che al di là della solidarietà c’è una responsabilità precisa della politica e delle istituzioni che non possono mettere la testa sotto la sabbia”.

L’interno della palestra di Pierantonio adibita a centro di accoglienza per gli sfollati del sisma di Umbertide del marzo scorso.


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