PERUGIA- Reflected, è il titolo della mostra a Perugia presso gli spazi della Galleria Nazionale dell’Umbria che vede protagonista il compositore e musicista britannico Brian Eno. Dal 4 settembre al prossimo 10 gennaio, tre Lightbox realizzati dall’influente artista dialogheranno con alcuni dei capolavori più rappresentativi della collezione della Pinacoteca del capoluogo umbro, quali il Polittico di Sant’Antonio di Piero della Francesca, il Polittico Guidalotti di Beato Angelico il Cristo morto in pietà del Perugino. Questo, attraverso un percorso realizzato in collaborazione con Atlante Servizi Culturali.

Brian Eno, musicista-non musicista come si è lui stesso definito, inventore dell’Ambient music, produttore discografico e artista visivo, ha da sempre cercato una commistione tra i vari campi d’indagine della sua ricerca creativa. La mostra Reflected, offrirà un dialogo inedito tra le opere antiche e le installazioni dell’artista britannico, ognuna delle quali si sviluppa senza soluzione di continuità attraverso combinazioni di seducenti ‘paesaggi di colore’ auto-generati utilizzando una serie di luci a LED intrecciate. Estendendo i confini temporali con un lavoro che apparentemente non ha né inizio né fine, né narrativa, Eno invita le persone a trattenersi in un luogo per un po’ di tempo.

“Se un dipinto è appeso a una parete -spiega Brian Eno- non sentiamo che ci manchi qualcosa se distogliamo l’attenzione. Invece, con la musica e il video, abbiamo ancora l’aspettativa di un qualche tipo di spettacolo, di racconto. La mia musica e i miei video cambiano, ma cambiano lentamente. E cambiano in maniera tale che non importa perderne una parte. Pittura e musica sono sempre state intrecciate per me. Ho iniziato a giocare con la luce come mezzo all’incirca nello stesso periodo in cui ho iniziato a suonare quando ero adolescente. Quando ripenso a quello che ho fatto negli anni successivi, mi sembra di aver cercato di rallentare la musica per renderla più simile alla pittura, e dare movimento alle immagini per avvicinarle alla musica, nella speranza si incontrassero e si fondessero”.

Il percorso espositivo sarà arricchito inoltre da Raphael Revisited, una serigrafia realizzata nel 2011 dall’artista inglese Tom Phillips, legato a Brian Eno da un legame di amicizia e collaborazione, iniziata nel 1964 alla Ipswich Art School, nella quale Phillips insegnava. L’opera trae ispirazione da una tavoletta votiva, databile alla fine del Quattrocento, di un anonimo pittore umbro identificato in precedenza con un giovanissimo Raffaello (conservata alla Walker Art Gallery di Liverpool) che venne, poi, utilizzata dallo stesso Brian Eno per la copertina dell’album Another Green World.

Accompagna la mostra Reflected, un volume pubblicato da Magonza editore.