PERUGIA- C’è attesa per il gradito ritorno a Perugia di Louis Lortie protagonista questa domenica 11 febbraio di un recital interamente dedicato a Fryderyk Chopin. Ad ospitare il celebre pianista franco-canadese sarà la cornice della Basilica di San Pietro (e non la Sala dei Notari, come comunicato in precedenza), per un appuntamento, in programma alle ore 17.30, inserito nel cartellone della Stagione degli Amici della Musica del capoluogo umbro.

Un concerto, che vedrà Louis Lortie eseguire alcune fra le pagine del compositore polacco tra le più amate dal grande pubblico come gli Studi op. 25  del 1837, e le tre Nouvelles études del 1839. Lo Studio pianistico nacque intorno al 1800 per definire un brano didattico di dimensioni contenute che si concentrasse su una particolare difficoltà tecnica. Con Chopin lo Studio si trasforma in un’ideale fusione tra virtuosismo ed espressività poetica. Virtuosismi d’origine accademica, che si trasformano in poesia.

Completeranno il programma, altre celeberrime composizioni quali la Mazurka in fa minore op. 7 n. 3; le Fantasie in fa minore op. 49; la Mazurka in fa diesis minore op. 59 n. 3; la Polonaise in fa diesis minore op. 44.

Un appuntamento, come dicevamo, molto atteso che vedrà protagonista un vero e proprio beniamino del pubblico del capoluogo umbro come Louis Lortie.

Un pianista che, come pochi, riesce a rivelare le innumerevoli bellezze degli Studi di Chopin. Fin da quando, nel 1986, apparve la registrazione integrale realizzata dall’artista canadese di questi vertici della letteratura pianistica, la sua interpretazione è stata universalmente giudicata di riferimento e di bellezza abbagliante. Da allora, la frequentazione di Louis Lortie con le Études ha guadagnato ulteriori profondità e risvolti, senza nulla perdere dell’impressionante padronanza virtuosistica. Il pianista franco-canadese, è, infatti, conosciuto in Europa, Asia e Stati Uniti soprattutto per la ricerca di un’originalità interpretativa figlia di un ampio repertorio più che per la specializzazione in un unico stile.

Un artista, famoso non soltanto come solista ma anche per le sue collaborazioni con importanti orchestre quali la Sinfonica di Chicago, la Royal Philharmonic di Londra, la Boston Symphony, la Filarmonica di Varsavia, la Filarmonica della Scala e la Beethoven Orchester Bonn, diretto da prestigiosi nomi come Riccardo Chailly, Kurt Masur, Charles Dutoit, Sir Andrew Davis, Emmanuel Krivine.

Un concerto, senz’altro, da non perdere …