NOCERA UMBRA (PG)- Anche quest’anno l’Isuc, Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, in collaborazione con l’Associazione Monte Selva e la Sezione 17 Aprile dell’Anpi di Nocera Umbra, presenta Memorie Cantate. Guerre e dopoguerra nella cultura orale dell’Appennino Umbro-marchigiano. L’iniziativa, giunta alla quinta edizione, in programma venerdì 18 agosto dalle ore 17.00 presso la frazione Villaggio Le Prata di Nocera Umbra, verrà dedicata al ricco patrimonio di ballate raccolte nel territorio nocerino grazie al contributo di informatori locali, in particolare di Argelia Mingarelli e Settimio Riboloni. Questi hanno mantenuto la memoria di due Autori della montagna, Bruno Colluccini (originario di Colfiorito) e Assalonne Boccetti (di Annifo), i quali attraverso le loro composizioni fissarono in musica i drammatici giorni dei rastrellamenti tedeschi e fascisti dell’aprile 1944, trasformandoli in memoria collettiva. Proprio in apertura di questa edizione di Memorie Cantate, sarà possibile visionare, attraverso una proiezione, il copioso materiale videoregistrato prodotto in questi anni, che raccoglie questo patrimonio.
A seguire, dopo i saluti di Giovanni Bontempi (Sindaco di Nocera Umbra), Mario Tosti (Presidente dell’Isuc), Maura Franquillo (Assessore alla Memoria del Comune di Foligno), Mari Franceschini (Anpi provinciale di Perugia), Mario Bravi (Ires Cgil Umbria), alle ore 18.00 intervento di Dino Renato Nardelli (della sezione didattica dell’Isuc); l’ideatore e responsabile di Memorie Cantate, presenterà gli informatori Graziano Coccia, Antonio Dominici e Valerio Coccia che eseguiranno 14 aprile 1944. La storia di Gaspare Coccia e La ballata di Collecroce, canzoni pubblicate dai Foglietti dei Cantastorie nell’immediato dopoguerra dell’Editore Campi di Foligno, riportate alla luce attraverso la ricerca svolta nell’ambito del progetto realizzato dall’Isuc. Le ballate di Nocera Umbra si inseriscono in una vasta tradizione popolare italiana che trova sue specificità in Umbria, e che attraversa i dopoguerra del Novecento tramite documenti cantati di tipo narrativo; a questi, a partire dai primissimi anni Cinquanta, iniziano ad affiancarsi i canti sociali e i canti del lavoro. Ma prima ancora, a metà anni Venti, sin dall’inizio delle sue emissioni, la radio aveva rappresentato un formidabile concorrente nella diffusione di storie cantate, piegate non più alla trasmissione dei valori consueti di una società in prevalenza legata alla terra, ma a logiche di propaganda e di consenso al regime fascista. Tale aspetto, verrà evidenziato dalla conferenza spettacolo di Gioachino Lanotte (dell’Università Cattolica di Milano) dal titolo L’Uccellino castastorie della radio (1927-1945), in programma alle 18.30.
La quinta edizione di Memorie Cantate, si concluderà alle ore 21.00 con Sandro e Marino Severini del gruppo Folk Rock The Gang. I due fratelli, membri della band da decenni esponente importante di quel gruppo di artisti italiani che a partire dai primi anni Sessanta hanno interpretato le inquietudini sociali, le lotte, le aspirazioni di una generazione, presenteranno per l’occasione, il loro ultimo lavoro, Calibro 77.
“Un disco -spiegano- che ha undici colpi: 11 racconti di anni di lotta e piazze, 11 canzoni a raccontarli, 11 ricordi che danno forma in musica a un desiderio, quello di conservare e proteggere la Memoria di un Movimento che ha ancora voglia di cantare, 11 amori quarant’anni dopo, circa. Era il ’77 allora, e si era giovani”.
Ancora la dimensione del racconto a dar voce a un tempo che rischia di essere percepito come troppo lontano, quindi inutile.
Da ricordare, infine, che durante la manifestazione (dalle 19.30 alle 20.30)  sarà aperto un punto ristoro di cucina locale con prodotti a km zero a cura dell’Associazione Monte Selva.