TODI- Proseguono a Todi i grandi appuntamenti di MediCinema 2020 – Giornate Internazionali del Film religioso, l’iniziativa promossa dalla locale associazione degli Amici del Cineforum assieme alla Fondazione Ente dello Spettacolo, con il patrocinio della locale amministrazione comunale e della Diocesi di Orvieto-Todi. Dal 19 al 23 agosto, presso il Cortile del Palazzo Vescovile in Piazza del Popolo, sono in programma cinque serate di cinema biografico e di poesia tra inediti, docufilm e grandi classici.

Mercoledì 19 alle ore 19 lo studioso Claudio Peri introdurrà la cinque giorni parlando del poeta di Todi per antonomasia: quello Jacopone cui Alberto Di Giglio e Luigi Boneschi, intendono dedicare nei prossimi mesi un film con protagonista Alessandro Haber. Alle 21, seguirà la proiezione  di Vojtassak, I giorni dei barbari, racconto (più filmico che documentaristico) sulle sofferenze di un vescovo slovacco nelle carceri comuniste degli anni ’50. Il giorno successivo, sempre alle 19 il noto poeta Davide Rondoni terrà un incontro sul tema guida delle serate, Riflessioni ondeggianti tra cinema e poesia, cui farà seguito alle 21 l’ormai classico Francesco di Liliana Cavani.

Venerdì 21, dopo un incontro con l’artista José Grave de Peralta, sarà presentato Michelangelo. Il peccato – il furore  di Andrei Konchalovski proposto alle 21.35 dopo il back stage del film stesso realizzato da Andrea De Fusco. Sabato 22, ancora alle 21 appuntamento da non perdere con Le confessioni di Roberto Andò, dove un formidabile Toni Servillo veste i panni di un sacerdote speciale.

A chiudere questa particolare cinque giorni di MediCinema 2020 domenica 23 agosto, sarà un omaggio a colui che per molti critici è il regista poeta per eccellenza, il russo Andrej Tarkovskij. Ad aprire questo particolare tributo, alle 19 il critico Massimo Nardin che introdurrà la proiezione, prevista alle 21, del documentario Tarkovskij Cinema Prayer, presentato al Festival di Venezia 2019. Dulcis in fundo, verrà proposto un altro capolavoro  il Processo a Giovanna D’Arco, di altro poeta dell’immagine quale Robert Bresson.