L’Umbria a sostegno della popolazione dell’Ucraina, è stato il titolo dell’incontro che si è svolto lunedì 10 luglio presso l’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Perugia, al quale ha partecipato Adriano Roccucci vice presidente della Comunità di Sant’Egidio. All’iniziativa, moderata dal rettore Valerio De Cesaris, sono intervenuti tra gli altri, il presidente dell’Anci Umbria, Michele Toniaccini, il prefetto di Perugia, Armando Gradone, e il Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti.

Adriano Roccucci è professore ordinario di Storia contemporanea l’Università degli Studi Roma Tre. La sua attività di ricerca ha riguardato la storia russa del XX secolo, sulla base di indagini in archivi russi del periodo sovietico. In particolare, si è dedicato allo studio dei rapporti fra Stato sovietico e Chiesa ortodossa russa nel Novecento. Collabora con una serie di istituti di ricerca italiani, russi, ucraini e bielorussi, tra i quali gli Istituti di Storia Universale dell’Accademia delle Scienze di Russia, l’Istituto di Storia della Russia dell’Accademia delle Scienze di Russia, l’Istituto per l’Europa dell’Accademia delle Scienze di Russia.

E’ il coordinatore degli aiuti all’Ucraina della Comunità di Sant’Egidio.

“La conoscenza dell’Ucraina e della Russia  del professor Roccucci -ha detto il Rettore De Cesaris, in apertura- è maturata nella frequentazione di questi luoghi con la Comunità di Sant’ Egidio, presente in questi paesi da tanti anni e in questi cinquecento giorni di guerra. Quest’iniziativa, è l’esempio di un impegno concreto, pur tra tante difficoltà ma ci dimostra come è sempre possibile fare qualcosa per gli altri e come questi volontari che pur vivendo in condizione di guerra riescono a dedicare del tempo per aiutare gli altri”.

Un appello per il sostegno dell’Ucraina

Un’incontro, quindi, promosso dall’Ateneo di Palazzo Gallenga, per lanciare un appello corale insieme alla Comunità di Sant’Egidio, all’Anci e alla Camera di Commercio dell’Umbria, perché si possa portare avanti un’iniziativa di solidarietà nei confronti di un paese martoriato dalla guerra.

“È un modo -ha sottolineato il professor Roccucci- per mettere le prime pietre dell’edificio della pace e non possiamo restare indifferenti. La Comunità di Sant’Egidio, mette a disposizione centinaia di volontari nel territorio ucraino, che in questi mesi hanno mostrato una grande capacità ed efficienza nel realizzare gli aiuti umanitari che hanno ricevuto dall’Italia e dall’Europa. Nonostante siano trascorsi cinquecento giorni dall’inizio di una guerra tragica che continua a segnare profondamente la popolazione, si parla di strategie militari, di visioni geopolitiche ma non  di solidarietà umana”.