La Corte dei Conti dell’Umbria ha rigettato la domanda della procura regionale contabile che aveva citato in giudizio la presidente della Regione Donatella Tesei, l’assessore regionale Luca Coletto e l’ex sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta contestando una presunta violazione del vincolo di destinazione dell’eredità di Olga e Clara Mariani. I soldi, secondo i giudici contabili, anziché essere utilizzati per migliorare l’ospedale tifernate sarebbero finiti nelle casse dell’Usl 1 provocando un danno erariale di 3,8 milioni di euro che, secondo la Procura, Comune e Regione avrebbero dovuto restituire. Secondo la Corte dei Conti, il destinatario delle somme era l’ospedale di Città di Castello, da intendersi quale centro di riferimento dei compiti assistenziali, non come immobile oggetto di risanamento. In questo senso per la Corte è ‘coerente’ il fatto che i soldi siano stati trasferiti, con il protocollo del 2020, dal Comune alla Usl Umbria 1. Il fatto, quindi, che non sia stata realizzata la Casa della salute nell’ex ospedale, secondo la Corte, rientra tra le scelte discrezionali che, fatte salve ‘scelte illogiche e irrazionali’, non possono essere sindacate.