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La Repubblica Ceca ospite del 51esimo Festival delle Nazioni

Written by on 20/05/2018

La Repubblica Ceca ospite del 51esimo Festival delle Nazioni

20/05/2018

Pavel Šporcl e la Gipsy Way Ensemble, tra i protagonisti del 51esimo Festival delle Nazioni

PERUGIA- Sarà la Repubblica Ceca, il Paese protagonista della prossima edizione del Festival delle Nazioni. La manifestazione, giunta alla sua 51esima edizione, che si svolgerà dal 25 agosto al 7 settembre a Città di Castello e negli altri centri dell’Alta Valle del Tevere, è stata presentata presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia dal Presidente Giuliano Giubilei e dal Direttore artistico Aldo Sisillo; presenti l’Assesore alla Cultura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini e il Vice Sindaco del Comune di Città di Castello,  Michele Bettarelli.

Un cartellone, composto da diciotto eventi principali con protagonisti artisti di livello internazionale e numerose iniziative collaterali, con cui il Festival delle Nazioni chiude il cerchio dell’ampio progetto dedicato alla Grande Guerra, inaugurato nel 2014 con l’omaggio all’Armenia e sviluppato nell’ultimo triennio con i focus su Austria, Francia e Germania. Quest’anno, infatti, ricorre il centenario della Cecoslovacchia, il Paese nato alla fine del primo conflitto mondiale, dalle ceneri dell’Impero austro-ungarico, e il cui percorso storico si è concluso nel 1993 quando, in seguito al crollo dell’Unione Sovietica e alla fine della spartizione del mondo in sfere di influenza, la Cecoslovacchia si divise in Repubblica Ceca, con le regioni di Boemia e Moravia, e Slovacchia.

Ad inaugurare la 51esima edizione del Festival delle Nazioni, sarà un omaggio a Gioachino Rossini in occasione del centocinquantesimo della sua morte, con un concerto che vedrà protagonista Donato Renzetti alla direzione della Filarmonica Rossini di Pesaro. Una serata d’apertura, in programma alla Chiesa di San Domenico di Città di Castello, guidata dalla voce recitante di Antonio Olivieri attraverso sinfonie operistiche (da Il signor Bruschino, Torvaldo e Dorliska, La Cenerentola, Semiramide e La gazza ladra) e le due celebri suite di Benjamin Britten ispirate alle musiche del compositore pesarese, le Matinées musicales e le Soirées musicales. Altri ospiti, l’Orchestra Filarmonica della Boemia meridionale guidata da Jan Talich, il Quartetto d’archi dei Berliner Philharmoniker, Federico Mondelci con l’Italian Saxophone Quartet, il pianista Martin Kasík.

Nell’ambito dei linguaggi contemporanei, è attesa la cantante pop Lenny, ma anche il teatro di figura del Black Light Theatre Srnec di Praga, e la danza contemporanea del Balletto Nazionale del Teatro della Moravia-Slesia.

Non mancheranno, anche quest’anno le produzioni originali. L’arancia rubata ovvero Il viaggio di Mozart verso Praga su testo di Sandro Cappelletto e musica di Claudio Scannavini; 1968 Praga Primavera su testo di Ivan Teobaldelli e musica e live electronics di Claudio Panariello; Brundibar di Hans Krása, realizzata con le scuole di Città di Castello e in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Modena.

“Una 51esima edizione del Festival delle Nazioni -ha spiegato il direttore artistico Aldo Sisillo- in cui incontreremo gli autori che hanno caratterizzato la storia musicale della Repubblica Ceca. A cominciare da Bedřich Smetana, l’anima romantica della Boemia, uno fra gli esponenti più autorevoli di quelle scuole nazionali dei paesi del Centro-Europa, che posero le basi per la crescita delle identità nazionali durante il diciannovesimo secolo. Ma l’esplorazione della tradizione musicale della Repubblica Ceca ci porterà anche ad ascoltare musiche di autori come Leóš Janáček, Antonín Dvořák e anche autori meno noti e meno eseguiti in Italia, come il violinista e compositore Josef Suk, o musicisti contemporanei del calibro di Pavel Sporcl e Ales Brezina. La vocazione all’internazionalizzazione, che è un’altra caratteristica fondante del Festival delle Nazioni -ha concluso il direttore artistico Sisillo- si proietterà invece nel 2019, quando vedrà la luce un ardito progetto in omaggio a una Nazione extra-europea, la Cina“.

 


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