La Regione Umbria destinerà fondi a favore del turismo lento. Uno stanziamento di 3,6 milioni di euro per interventi relativi al restyling completo della ciclovia Francescana, al potenziamento dei percorsi già esistenti (come l’ippovia della Via di Francesco), ma anche l’innovazione digitale per valorizzare il patrimonio culturale.

Nuove risorse per sviluppare l’offerta turistica dell’Umbria, finanziati con risorse nazionali, regionali e comunitarie per un totale, come dicevamo, di 3.676.000 di euro di investimenti. Il via libera all’operazione è arrivato con l’approvazione della delibera proposta dall’assessore regionale Paola Agabiti e l’iscrizione delle risorse. Intanto, sempre sul versante del turismo lento sono iniziati i primi lavori di manutenzione straordinaria lungo i Cammini di San Francesco, San Benedetto e della Via Lauretana per complessivi 5.300.000 di euro di interventi.

“Cammini, ciclovie e ippovie -commenta l’assessore- rappresentano per l’Umbria un valore aggiunto nell’offerta turistica che abbiamo sempre supportato nell’ambito della sostenibilità, al fine di innescare fattori di crescita virtuosi a vantaggio dei territori interessati dal passaggio di questi percorsi e non solo”.

Progetti a favore del turismo lento e non solo

Per quello che riguarda il turismo lento, i progetti approvati sono: i potenziamenti della Ciclovia Assisi-Spoleto e della Via di Francesco, il restyling della Ciclovia Francescana e realizzazione dell’Ippovia della Via di Francesco. Inoltre, è stato approvato anche un ulteriore progetto per la riqualificazione della Via Lauretana.

Per l’innovazione tecnologica per la valorizzazione dei beni culturali gli interventi sono: il percorso museale e la fruizione multimediale del complesso di San Francesco al Prato, con la creazione di itinerari virtuali di Perugia, e dell’Area Archeologica di Orvieto.

“I progetti presentati -prosegue l’assessore regionale al turismo- sono la conferma di come la Regione sia sempre impegna a sviluppare nuove potenzialità per accrescere l’offerta.

Così come il potenziamento della fruizione digitale del patrimonio culturale, rappresenta quell’elemento di novità che rende l’Umbria capace di trovare il giusto equilibrio tra le opportunità legate al mondo digitale e i valori tradizionali, che identificano i nostri territori”.