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Il Cai chiede il ripensamento per i motori sui sentieri
Written by enricotribbioli on 22/02/2024
Il Cai chiede il ripensamento per i motori sui sentieri
Lettera aperta alla presidente umbra Tesei dal vertice del Club alpino italiano
22/02/2024
![Sentieri naturalistici a Vallo di Nera (Pg)](https://www.umbriaradio.it/wp-content/uploads/2022/06/Sentieri-a-Vallo-di-Nera-Pg-web.jpeg)
Sentieri naturalistici a Vallo di Nera
Il presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani chiede un ripensamento da parte della Regione Umbria sull’opportunità di non modificare l’emendamento relativo all’accessibilità dei sentieri da parte dei veicoli a motore. Lo fa con una lettera aperta alla presidente Donatella Tesei.
Spiegando di avere sperato in “un ripensamento da parte della giunta, per Montani è un errore asserire che la circolazione dei mezzi motorizzati è consentita, tranne dove è vietato, per i sentieri il principio è ribaltato.
“Ci sono poi -sottolinea il presidente del Cai- considerazioni che vanno al di là dell’attenta lettura delle norme e sono considerazioni di carattere generale, calate tra l’altro in una specifica realtà, quella umbra, che fa del suo paesaggio millenario e di riscoperti modi di frequentarlo, conoscerlo e amarlo, un punto di forza dell’offerta turistica e culturale. La rete sentieristica umbra è unica per concentrazione di elementi naturali, architettonici e paesaggistici che consente al camminatore in pochi chilometri di incontrare eccellenze culturali uniche al mondo.
L’Umbria è attraversata dal sentiero Italia Cai, che vede in questa regione alcune delle tappe più belle; dalla via Francigena che si appresta a ricordare gli ottocento anni di San Francesco con eventi internazionale; e una dedalo di percorsi che uniscono borghi di bellezza unica.
Anche nei drammatici mesi successivi al terremoto i sentieri hanno rappresentato un’occasione di ripartenza, portando in Umbria cittadini da tutto il paese per dimostrare la vicinanza a questa terra magica.
La presenza di motociclette sui sentieri disincentiva la presenza dei camminatori che oggi rappresentano l’unico modello di sviluppo turistico davvero sostenibile e davvero utile alle popolazioni locali”.