Il dramma della guerra e conseguentemente quello dei profughi ucraini che in qualsiasi modo cercano di abbandonare la propria terra martoriata per cercare un futuro altrove. Numeri impressionati in cui dietro ci sono vite spezzate e drammi indicibili. Padre Stefano Tondelli, direttore della Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia, intervistato nel corso della trasmissione ‘Burattini senza fili’, mette subito in evidenza un dato che non era affatto scontato: “Di fronte al dramma di tante persone che arrivano in Umbria, molto spesso con mezzi di fortuna, la risposta che arriva è quella all’insegna della generosità e della massima disponibilità a dare aiuto a molte donne e bambini”.  E proprio parlando dei bambini ucraini, Tondelli sottolinea una fatto molto importante: “In sinergia con le istituzioni stiamo cercando di inserire bambini e giovani nel tessuto scolastico del nostro territorio e questo perché l’apprendimento della lingua e la socialità sono elementi fondamentali per cercare di inserire giovani e famiglie nella nostra realtà”. Per quanto riguarda l’accoglienza vera e propria, Tondelli rimarca come “molte persone si sono rese disponibili a mettere a disposizione parzialmente o totalmente propri alloggi per accogliere quanti fuggono dall’Ucraina. L’accoglienza messa in campo dalla Chiesa diocesana, oltre all’ospitalità, sta attivando anche il sistema di accoglienza di richiedenti protezione internazionale, affidata all’associazione di volontariato San Martino, in collaborazione con la Prefettura di Terni”.